Notaio e letterato fiorentino (secc. 13º-14º; già notaio nel 1315, ancora in vita nel 1356). Per incarico della Signoria fiorentina volgarizzò molte provvisioni e tra l'altro gli statuti comunali del 1355; [...] ordinamenti, provvisioni e riformazioni, pubblicati e da pubblicare, aventi vigore di statuti generali del Comune. Tradusse anche l'Eneide da una riduzione in prosa latina di frate Anastasio. Gli è attribuito il commento alla Divina Commedia detto l ...
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Tribù o unità in cui si suddividevano alcune popolazioni nell’antica Grecia. Ad Atene, le più antiche tribù genetiche conservarono in età storica funzioni sacrali: intervenivano al di sopra delle fratrie [...] di Clistene, le antiche tribù genetiche furono sostituite da 10 tribù territoriali: Eretteide, Egeide, Pandionide, Leontide, Acamantide, Eneide, Cecropide, Ippotoontide, Aiantide, Antiochide. A queste si aggiunsero altre nei sec. 4° e 3° in onore di ...
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CAMBIATORI (Cambiator, de Cambiatoribus), Tommaso
Guglielmo Gorni
D'antica famiglia reggiana, era figlio di un Guido giureconsulto e nacque a Reggio nella seconda metà del sec. XIV.
Il Tiraboschi (p. [...] di Modena. Il 6 apr. 1432 fu laureato poeta a Parma dall'imperatore Sigismondo, per aver compiuto il volgarizzamento integrale dell'Eneide interza rima. In un carme a Lionello d'Este (ms. 4973 della Comunale di Trento) il C. ricorda che in quell ...
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scuola (scola)
Guido Favati
Charles T. Davis
La locuzione ‛ tenere s. ', iterata sinonimicamente con ‛ leggere ', cioè con " tenere lezioni " di livello universitario, appare quanto mai appropriata [...] composta nel 1304-07 c.), D. qualifica Virgilio come lo maggiore nostro poeta e cita dal quinto e sesto libro dell'Eneide. Nella Vita Nuova occorre appena una scarna menzione sull'uso in Virgilio del linguaggio figurato (XXV 9); al tempo della sua ...
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FEDERIGO di ser Geri d'Arezzo
Fabio De Propris
Nacque probabilmente ad Arezzo tra il secondo e il terzo decennio del sec. XIV dall'avvocato, professore di diritto civile e preumanista Geri d'Arezzo.
Il [...] petrarchesca, la quinta del quarto libro, che, dietro sollecitazione di un Federigo, tratta il tema dei significati allegorici dell'Eneide. Anchequesta lettera, che porta solo la data del 23 agosto, non è databile con precisione; comunque fu composta ...
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CASARIO, Antonio
Giancarlo Schizzerotto
Nacque a Cesena in un anno imprecisato della prima metà del sec. XVI, da una famiglia oriunda fiorentina. Non sappiamo nulla della giovinezza, dei suoi studi [...] in morte di Pier Luigi Farnese); lo ragguagliava sull'attività editoriale a Roma (traduzione in ottava rima dell'Eneide, edizionedall'Iliade: per l'Eneide si veda la traduzione di Castore Durante da Gualdo del sesto libro, pubblicata a Roma da Giulio ...
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CLARO, Giulio
Aldo Mazzacane
Nacque ad Alessandria il 6 genn. 1525 da Giovanni Luigi e da Ippolita Gambaruti, entrambi patrizi, che del loro ceto portavano tutti i segni non solamente nella mentalità [...] al figlio. La madre Ippolita Gambaruti, figlia di un noto giurista, fu donna fine e coltissima; tradusse - pare - l'Eneide in stanze e compose comunque svariate poesie, custodite gelosamente dal figlio, dedicandole a personaggi di spicco, tra i quali ...
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DELLA TORRE DI REZZONICO, Antonio Giuseppe (Antongioseffo; per obblighi fidecommissari portò anche i cognomi Bianco Del Frate Barziza)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Como il 5 apr. 1709, terzogenito [...] a Galiis expugnatam Musarum Epinicia ... Vi si tratta della presa di Port Mahon da parte dei Francesi, ad imitazione dell'Eneide, con note storiche sull'isola di Minorca, in doppia versione, latina ed italiana.
Ma la sola delle opere edite del ...
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BORGHESE, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nacque a Siena, in data imprecisabile, da Niccolò di Bartolomeo, una delle personalità politiche cittadine di maggior rilievo alla fine del sec. XV. Era cognato [...] dal De Angelis e dal Mazzuchelli, una traduzione, cioè, in volgare e in versi sciolti del terzo libro dell'Eneide, opera di modesto significato letterario, che tuttavia godette di molte ristampe per essere stata compresa in due fortunate sillogi di ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] la sua polemica velenosa e dotta col modenese Ludovico Castelvetro, traduceva stupendamente, ma senza nessuna fedeltà allo spirito virgiliano, l'Eneide; l'uno quasi a rivelare agl'ignari di latino, un Ariosto classico, l'altro il tipo del poema epico ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...