Letterato francese, nato il 22 giugno 1738 a Aigueperse (Alvernia) e morto il 1° maggio 1813 a Parigi. Docente di poesia latina al Collège de France, assurse a rapida fama con la traduzione delle Georgiche [...] . In questo ultimo periodo di quiete compose: L'homme des champs ou les Géorgiques françaises (1802 e 1805); la traduzione dell'Eneide (1804); L'Imagination (1806 e 1815); Les trois Règnes de la Nature (1808); e la Conversation (1812), poema in tre ...
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MAZICI (Μάζικες, Mazĭces, Mazăces)
Antica popolazione libica, stanziata nella Mauretania, e durata in qualche suo elemento nella resistenza a Roma ancora nei secoli II e III d. C. Il nome già nell'antichità [...] serviva da esponente in genere della razza libica (Virgilio nel IV dell'Eneide rappresenta il libico Iarba, pretendente di Didone, come re appunto dei Mazici), ed è evidente la sua connessione con la forma Imāzīghen, che è il nome che tuttora si ...
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Vezin, August
Theodor Elwert
Scrittore tedesco (Münster, Westfalia, 1879 - Bonn 1963), professore nei licei di Hechingen e di Siegburg; si laureò nel 1907; pubblicò numerosi saggi e recensioni di vario [...] genere, anche in materia scritturale, e tradusse da varie lingue, fra l'altro anche l'Eneide di Virgilio (1951) e l'Evangeline del Longfellow.
I suoi interessi biblici e virgiliani convergono nei vari saggi su D., nelle recensioni di studi danteschi ...
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Carmelitano (1a metà sec. 14º), autore di una dichiarazione in 8 canti, nonché di un commento latino dell'Inferno di Dante, e di una compilazione storico-mitologica delle antichità italiche, ebraiche, [...] troiane e greche, il Fiore d'Italia: di questo, una parte staccata, I fatti d'Enea, ricalcata sull'Eneide, ebbe grande diffusione. ...
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èpica Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distinguono un'e. tradizionale (poemi omerici, Canzone dei Nibelunghi), che fa riferimento ai racconti elaborati dalla tradizione, e un'e. [...] riflessa, in cui l'elaborazione fantastica del racconto storico e la sua formazione in poema sono opera individuale (l'Eneide di Virgilio o la Gerusalemme liberata di T. Tasso). Ampie e fondamentali sono l'e. egizia, mesopotamica (Epopea di Gilgamesh ...
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(gr. Κέρβερος) Favoloso cane della mitologia greca, custode dell’entrata dell’Ade. Compare per la prima volta nella Teogonia esiodea, dove è detto figlio di Tifone e di Echidna, fratello dell’Idra di Lerna [...] fornito di 50 teste (poi comunemente tre). La descrizione del suo orribile aspetto è presente anche nell'Eneide di Virgilio e nelle Metamorfosi di Ovidio. Fu trascinato una volta sulla Terra da Eracle. Nel culto, l’elemento rituale più connesso con C ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dalla satira moralistica all'epica dell'orrido: Persio e Lucano
Silvia Azzarà
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura di età [...] interrompe infatti bruscamente nel corso del decimo libro, ma la struttura originaria doveva prevedere dodici libri sul modello dell’Eneide.
Il Bellum è noto anche con il titolo di Pharsalia, dalla battaglia di Farsàlo, episodio chiave del poema che ...
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paricida
Bruna Cordati Martinelli
Ha il senso, come la parola latina, di " uccisore di uno stretto parente "; così nell'unica occorrenza del vocabolo, in Pg XX 104 Noi ripetiam Pigmalïon allotta, / [...] cui traditore e ladro e paricida / fece la voglia sua de l'oro ghiotta.
Il personaggio di Pigmalione è dell'Eneide (I 340-351), un re di Tiro che uccise a tradimento, per avidità di danaro, il parente Sicheo. Nella '21, come nella maggior parte delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simultaneita del diverso, smarrimento di identita e nuovi modelli culturali: Virgilio
Donatella Puliga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Publio [...] .
A quello che divenne il suo capolavoro, Virgilio lavora dal 29 a.C. fino alla morte. Nei suoi tratti fondamentali l’Eneide assomma tutte le caratteristiche dell’epos omerico. Le storie e le avventure di quel pugno di Troiani reduci da una paurosa ...
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Scrittore svizzero-tedesco (Berna 1745 - Ginevra 1832). Dopo un periodo germanizzante dedicato a studî storici e sociali (Schriften, 1782; Neue Schriften, 1799-1801), si orientò, sotto l'influsso di M.me [...] , verso la maggiore sensibilità e la venatura psicologica del nascente Romanticismo: Voyage sur la scène des six derniers livres de l'Énéide (1804), Essai sur la nature et les lois de l'imagination (1807), Ètudes de l'homme (1821), L'homme du Midi ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...