SANTARELLI, Santi Giuseppe
Paolo Da Col
SANTARELLI, Santi Giuseppe. – Nacque a Forlì il 21 maggio 1716 da Giovanni Battista e da Cinzia Dandi, sotto la parrocchia di S. Mercuriale.
Contralto evirato, [...] , Jommelli e Di Capua. Nel 1744 figura quale interlocutore delle Lettere di Polianzio ad Ermogene intorno alla traduzione dell’Eneide del Caro (i soprannomi individuano Algarotti e Santarelli), edite l’anno dopo e poi organicamente raccolte assieme a ...
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APRONIANO ASTERIO, Flavio Turcio Rufio
Claudio Leonardi
Visse a Roma verso la fine del sec. V; discendeva da una famiglia i cui membri avevano ricoperto alte cariche politiche: L. Turcio Secondo aveva [...] la grafia all'uso del suo tempo e al livello della sua cultura; e una sola sarebbe (Sabbadini) una sua interpolazione, a Eneide X, 727. Non è certo, ma non è da escludere, che di A. siano anche le glosse marghiali, numerose soprattutto nei primi ...
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CARLI PICCOLOMINI, Bartolomeo
Valerio Marchetti
Rita Belladonna
- Nato a Siena nell'anno 1503 (l'atto di battesimo è del 1ºmaggio) da una famiglia di "grandi", il ramo Carli dei Piccolomini, era figlio [...] poeta toscano" imitando le Metamorfosi ovidiane (Edera, Venezia 1544) e traducendo una parte dell'Eneide virgiliana in versi sciolti (I sei primi libri dell'Eneide, Venezia, Comin del Trino, 1540; Il quarto di Vergilio tradotto in lingua toscana ...
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BONI (Bono, del Bono, Bona, Buoni), Giacomo Antonio
Franco Sborgi
Nacque a Bologna il 28 apr. 1688. Cominciò "fin da fanciullo a dimostrare grandissima inclinazione verso l'arte della pittura scarabocchiando [...] in via Cairoli, con Venere che dorme tenendo fra le braccia Cupido;di palazzo Serra presso San Pancrazio con Episodi dell'Eneide;di palazzo Negroni (Adone e Diana offrono i loro cani a Giove, perduto durante l'ultima guerra); di palazzo De Mari ...
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FASANO, Gabriele
Maria Giuseppina Marotta
Figlio, probabilmente, di Alessandro e di Livia de Murena, nacque a Solofra (od. prov. di Avellino) nel 1645. Nulla si sa del suo corso di studi. Si sa, invece, [...] note, un tentativo di vocabolario, che sarà in-iitato poco più tardi dall'amico N. Stigliola nella traduzione dell'Eneide (1699).
Per quanto attiene al livello artistico, l'arbitraria e prevalente identificazione di dialettale con comico, e di comico ...
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DARDANI, Antonio
Luigi Samoggia
Figlio di Francesco e di Domenica Zanotti, nacque a Bologna l'8 giugno 1677 (Bologna, Arch. generale arcivescovile, Battezzati, ad annum, p. 143). Dopo essere stato apprendista [...] pervenutaci fu eseguita, in collaborazione con il bolognese Carlo Antonio Rambaldi, nella volta della sala dell'Olimpo o dell'Eneide nel palazzo Bonaccorsi di Macerata intorno al 1707, dove al D. viene attribuita (Zanotti, 1739, p. 418) la quadratura ...
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AMBROGI (Ambrogio), Antonio Maria
Anna Buiatti
Nacque a Firenze il 13 giugno 1713 ed entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù il 31 ott. 1729. Fu insegnante di retorica prima a Firenze e poi, dal [...] dedicò alla traduzione delle opere di Virgilio, di cui pubblicò prima separatamente le Georgiche, Roma 1758 e 1762, e l'Eneide, Roma 1760-62, poi raccolte nella magnifica edizione in folio illustrata e commentata, P. V. Maronis Bucolica Georgica et ...
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BOLIZZA, Marino
Gino Benzoni
Nacque a Cattaro, da nobile famiglia, nel 1603. Studiò a Padova e, abbracciata la vita sacerdotale, si trasferì a Venezia, dove ebbe incarichi di segreteria dal nunzio G. [...] offerta da un breve manoscritto marciano (cod. Ital., cl. X, 43 [ = 7395]), ove appaiono le sue Oppositioni contro alla famosa Eneide di Virgilio. "Non dobbiamo noi - premette il B. ai suoi allievi - lasciarsi condurre a guisa di schiavi per lo campo ...
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ABBATI, Pietro Paolo, il Vecchio
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Nato a Modena, fratello del più celebre Niccolò, fu anch'egli pittore. Come tale è noto specialmente per una frase della cronaca di G. [...] ; W. Bombe, Ein vergessener Maler der italienischen Renaissance,in Der Cicerone,XV (1923), pp. 1142-1144; Id., Gli affreschi dell'Eneide di Niccolò dell'Abbate nel palazzo di Scandiano, in Bollett. d'arte,X (1930-31), pp. 546-549; A. Venturi, Storia ...
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PARADISO (dal persiano pairidaeza, da cui anche l'ebraico pardeš, attraverso il greco παράδεισος, con il significato primitivo di "giardino recinto", "verziere", "parco")
Giuseppe RICCIOTTI
Mas. S.
È, [...] più vaste e comode, terreni più ricchi di caccia, al sicuro da malattie e da pericoli. Virgilio immagina i beati (Eneide, VI) dediti ai piaceri della musica, del canto e della palestra; nel Walhalla germanico, i guerrieri lottano e banchettano in ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...