Sociologo francese (Épinal, Vosgi, 1858 - Parigi 1917). È stato uno dei fondatori della sociologia. In De la division du travail social (1893) distinse tra la "solidarietà meccanica" (o istintiva) delle società primitive e la "solidarietà organica", cioè consensuale, tipica delle società più evolute. Introdusse il concetto di anomia per indicare la condizione di sradicamento sociale dell'individuo ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] ), P. Berger (École d’architecture, Rennes, 1991; serre nel Parc André Citroën, Parigi, 1992), F. Soler (abitazioni in rue Émile-Durkheim, Parigi, 1998), O. Brenac e X. Gonzalez (Palazzo di giustizia, Montereau, 1997), F. Jourda e G. Perraudin (Cité ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] di preferenza il carattere sociale nella vita del culto, secondo una concezione rappresentata soprattutto dal francese ÉmileDurkheim e dalla sua scuola (Durkheim, Les formes élémentaires de la vie religieuse, Parigi 1912; Hubert e Mauss, Mélanges d ...
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Antropologo e sociologo francese (Épinal 1872 - Parigi 1950). Insieme allo zio ÉmileDurkheim, a Lévi-Bruhl e all'intero gruppo della rivista L'Année sociologique (1898), è da considerarsi tra i fondatori [...] . Il contributo di M. consiste nell'aver messo alla prova, di fronte a situazioni concrete, l'apparato concettuale elaborato da Durkheim e dal gruppo de L'Année sociologique, mettendo in secondo piano gran parte del bagaglio di tipo evoluzionista che ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] d'altra origine, è stato il Rousseau, il cui Émile (1762) può considerarsi per un certo rispetto come il soi-même, 5ª ed., Parigi 1913 (trad. ital., Bari 1921); E. Durkheim, L'éducation morale, Parigi 1925; V. Fazio Allmayer, Saggi di filosofia dell ...
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RELIGIONE
Enrico ROSA
Raffaele PETTAZZONI
Giovanni CESCONI
Concetto cattolico. - Il concetto cattolico di "religione", raccoglie in sintesi, integra e chiarisce gli elementi di verità che si possano [...] ). Questa è anche la teoria del Rousseau, espressa nell'Émile (1762) con esplicito riferimento ai "manitu dei selvaggi" e totemismo come forma elementare della vita religiosa associata (E. Durkheim, Les formes élémentaires de la vie religieuse, 1912 e ...
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DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] dominanti in ambito internazionale. Le varie correnti di pensiero, dal prelogismo di L. Lévy-Bruhl, al sociologismo di EmileDurkheim, alla scuola di Vienna di Wilhelm Schmidt con la sua teoria storico-culturale o diffusionista, al funzionalismo di B ...
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società
Margherita Zizi
Una collettività interdipendente
Secondo il filosofo Aristotele l’uomo è un «animale sociale», cioè tende per natura ad aggregarsi con altri individui. Anche secondo una scienza [...] delle funzioni.
La distinzione tra società semplici e complesse fu operata sempre nell’Ottocento anche dal sociologo francese ÉmileDurkheim. Nelle società semplici o segmentarie la divisione del lavoro è scarsa, le unità che le compongono sono poco ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] e consapevole.La sociologia economica nacque nell'ultimo decennio del secolo scorso essenzialmente ad opera di due autori: Max Weber ed ÉmileDurkheim. Dato che tra i due non vi fu mai alcun rapporto diretto, si è trattato di un caso di scoperta ...
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La presenza borghese
Andrea Zannini
Borghesia, un termine storiografico «aperto»
Pochi concetti storiografici sono stati oggetto di un processo di revisione critica paragonabile a quello che negli ultimi [...] molto più diretto, quello consentito dallo studio dei censimenti.
La presenza borghese secondo i censimenti
È stato ÉmileDurkheim, agli inizi del secolo, a parlare dei censimenti come rappresentazioni collettive (30). Si tratta di una definizione ...
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