Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] procedimenti analogici, nell’ambito dei quali un ruolo decisivo era assegnato, di nuovo, ai linguaggi tecnico-scientifici.
In amor patrio di Dante e del suo libro intorno il volgare eloquio (1820). Alla definizione del pensiero linguistico del ...
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Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] , gli stretti rapporti con Roma e l’affermazione del volgare fiorentino in Italia spinsero i Cavalieri ad adottare l’italiano entrambe le isole l’italiano fu difeso dalla classe colta, che era ovviamente la minoranza (circa l’11%), ma a Malta l’ ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] e Giovanni Battista Pio: se non di retroguardia, era però irrimediabilmente perdente, dal momento che la filologia su il personaggio ma non ancora il linguaggio ibrido di latino e volgare (Stäuble 1991: 9). Già in quella che è probabilmente la ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] da parte dei diretti interessati. Notai e avvocati, in questo caso, non furono tra i promotori del volgare, come era accaduto nel medioevo, ma anzi reagirono negativamente, aggrappati all’abitudine del latino tradizionale, e sentendosi inoltre poco ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] delle parole e la disposizione di parole in lista non era ancora un genere definito come la grammatica. Va però n.s., 17, 3, pp. 367-406 (poi in Id., Medioevo volgare da Montecassino all’Umbria, Bari, Adriatica, 1971, pp. 195-238).
Baldelli ...
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dialetto
Franco De Renzo
La lingua del cuore
Di sicuro avete sentito parlare e magari parlate voi stessi un dialetto. Il fatto non è così eccezionale, se si pensa che l'Italia è la nazione europea più [...] all'inizio erano lingue volgari.
Il toscano all'inizio era solo uno dei tanti volgari. L'italiano si chiama così, infatti, solo dal 16° secolo; e con il termine italiano si indica il volgare toscano riconosciuto ormai come lingua di tutta la nazione ...
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editoria
Margherita Zizi
L'industria della parola scritta
L'editoria è l'industria che si occupa della pubblicazione e della distribuzione di libri, quotidiani e periodici e della diffusione di informazione. [...] di autori moderni e contemporanei in latino e in volgare cominciano a rappresentare una considerevole percentuale di produzione e tutti i tempi a prezzi popolari.
L'editoria nell'era dell'informatica
Alla fine del Novecento gli impetuosi sviluppi nel ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] il Duecento nacque la lauda, un canto di argomento religioso in volgare.
Il Rinascimento Il termine Ars Nova fu coniato dal teorico del ricerca di una maggiore semplicità; la stessa esigenza era già stata avvertita negli Stati Uniti dai minimalisti ...
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scena Parte del teatro dove gli attori recitano. Per metonimia, l’azione scenica, l’attività teatrale e la professione d’attore, e, per traslato, altre forme di attività.
Teatro
La s. è costituita da [...] che la chiesa possedeva i luoghi necessari all’azione. Nel 14° sec. il ludus era già perfezionato drammaticamente, con inserimenti di elementi profani (lingua volgare, maschere, parrucche, vesti e accessori). Lo spettacolo, pur nella sua religiosità ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] apr. 1953. Tale scuola, gratuita (diurna o serale), era destinata a tutti coloro che non avevano potuto seguire i normali che, usate ininterrottamente dalla latinità alla nascita del volgare, hanno subito tutti i mutamenti fonetici causati dall’ ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...