Palermo
Margherita Zizi
Crocevia mediterraneo di culture
Capoluogo della Sicilia, Palermo sorge in una baia ai margini occidentali della Conca d’Oro. Celebrata da Goethe, il grande poeta tedesco innamorato [...] del regno dal 1130, Palermo nei secoli 12° e 13° era divenuta un fiorentissimo centro di commerci e industrie. Le stoffe pregiate, qui nacque la famosa scuola poetica siciliana in lingua volgare.
Angioini e Aragonesi
Col passaggio agli Angioini, nel ...
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ACCOLTI, Benedetto, il Vecchio
Armando Petrucci
Nacque ad Arezzo nel 1415 da Michele, di nobile famiglia aretina ed allora professore di diritto a Firenze, e da Margherita Roselli. Studiò diritto a [...] già anteriormente avesse dato alla luce alcune composizioni poetiche in volgare. Stabilitosi ormai a Firenze, vi sposò Laura di Carlo . Nel 1448, quando la sua fama dì giurista s'era solidamente affermata, chiese ed ottenne di essere fatto savio del ...
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Filippo IV il Bello, re di Francia
Antonio Menniti Ippolito
Un re francese contro la supremazia del papato
Filippo IV, detto il Bello, regnò sulla Francia per quasi un trentennio tra il 13° e il 14° [...] settembre 1303 nel palazzo papale di Anagni, vicino Roma. Bonifacio VIII era lì ad attenderli, seduto sul trono: alla richiesta di dimettersi, pena la vita, avrebbe risposto in italiano volgare agli aggressori "ec le col, ec le cap", ossia "ecco il ...
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ALAIMO (Alaimus, Alaimu, Alamo) da Lentini (di Latino, di Leontino)
Francesco Giunta
Nato, probabilmente a Messina, nella prima metà del sec. XIII, fece la sua prima comparsa nella vita politica siciliana [...] e del territorio di Benevento. Nel 1279 A. era nuovamente a Messina quale esponente della secrezia. Con Italic. Script., VIII, Mediolani 1726, passim; Due cronache del Vespro in volgare siciliano del sec. XIII, in Rer. Italic. Script., 2 ediz., XXXIV ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] letterario ben definito, l’attidografia, di cui il primo rappresentante era stato Ellanico di Mitilene (5° sec.), e il più illustre nuovo compito dello storico, che non si deve più volgere a considerare la storia di questo o quell’aggregato politico ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] scuola culta e l’affermarsi del mos gallicus iura docendi (➔ culti, scuola dei).
L’U. volgare
Essendo l’educazione dell’uomo la meta finale dell’U., era naturale che presto o tardi, svanita l’antistorica speranza di una resurrezione pura e semplice ...
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Letterato e uomo politico (Firenze 1220 circa - ivi 1294 circa). Notaio e cancelliere del comune (anche suo padre, Bonaccorso, era notaio), tornando nel 1260 da un'ambasceria ad Alfonso X di Castiglia, [...] durante l'esilio, in francese (qualche capitolo fu aggiunto poi al suo ritorno a Firenze), la prima enciclopedia in volgare, subito tradotta e rifatta in italiano e largamente diffusa. In italiano scrisse invece il Tesoretto, arido poema didattico ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] attraverso L., che pur ne trasse solo le implicazioni teologiche, era destinato a segnare il pensiero moderno e gli sviluppi della filosofia definì i caratteri della liturgia luterana, in lingua volgare; del 1529 sono Deutsch Katechismus e Der ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] fatto approvare in Parlamento (1534), con il quale il re era «accettato e riconosciuto come unico e supremo capo, sulla terra, iscrizioni e da brani delle Scritture, tradotti in volgare per una maggiore intelligibilità; per es., le numerose ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] dell'ebraico e del caldaico: da tempo ormai P. si era immerso nello studio della cabala ebraica, in cui pensava di trovare questo stesso curata in quell'anno), esaltata e compendiata in volgare da Savonarola. Dalle opere di P. emergono chiaramente le ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...