Vedi CARICATURA dell'anno: 1959 - 1994
CARICATURA
G. Becatti
La caricatura è una forma d'arte che nasce dalla forzatura intenzionale di alcuni elementi o aspetti del soggetto per un effetto comico con [...] libera, immediata, non giunse alla caricatura perché l'uomo era in essa uno dei tanti elementi del vasto quadro della Ipponatte di Efeso, che sappiamo piccolo, magro e robusto, volgendo in grottesco la bruttezza, tanto da suscitare nel poeta un ...
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SATIRI E SILENI (Σάτυροι, Σιληνοί)
P. E. Arias
La testimonianza più antica sui satiri e sui sileni ci è tramandata da Esiodo (fr. 198 ed. Rzach apud Strab., x, 471): "dicono... che dalla figlia di Foroneo [...] con il Peloponneso, e noi sappiamo che a Sparta il loro nome era τίτυροι (Strab., x, 470) che vuol dire τράγοι, capri; espressione sognante del giovane dèmone è lontana dal chiassoso e volgare mondo bacchico; nel Satiro in riposo l'elemento selvatico ...
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DELLA VALLE, Guglielmo (al secolo Pietro Antonio o Giovanni Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque tra il 1740 e il 1750, probabilmente nel 1745. Il luogo è incerto.
L'unico autore che dia una data [...] caso (l'esempio di un amico), ma certo anche la deformità (era gobbo, dalla voce e dall'aspetto "non grati") e la 1795), in cui antepone ai famosi primi monumenti noti della lingua volgare alcune lapidi da lui scoperte in Puglia; l'Elogio di Gustavo ...
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TROIA, Romanzo di
F. Cecchini
Durante quasi tutto il Medioevo il racconto delle imprese relative alla guerra di Troia, narrato da Omero nell'Iliade, venne tramandato in Occidente attraverso fonti indirette. [...] Boccaccio fornì ospitalità a Firenze.
L'epopea troiana era stata conosciuta fino ad allora essenzialmente attraverso l'Ephemeris Inghilterra che venne concepita la prima opera versificata in volgare sulla guerra di Troia, il Roman de Troie del ...
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PACINO di Buonaguida
Francesca Pasut
PACINO di Bonaguida. – Ignoti sono il luogo (probabilmente Firenze) e le date di nascita e di morte di questo artista, figlio di Bonaguida, attivo come pittore [...] a fronte di un impegno calante nella pittura, cui si era dedicato in precedenza (fino al 1325-30). Una scelta verosimilmente della sua attività l’illustrazione dei nuovi testi in volgare, che iniziavano a circolare discretamente sul mercato, l’ ...
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GUAZZALOTTI, Andrea
Lucia Simonato
Nacque probabilmente a Prato da Filippo di Andrea intorno al 1435, come si ricava da una portata al Catasto del 1480 in cui risulta avere quarantacinque anni (Guasti, [...] il dono di una copia delle rime in volgare di Domenico di Giovanni detto il Burchiello; il quest'ultimo si apprende che nel 1471 aveva acquistato una casa a Prato, dove era andato a vivere con il fratello Pagano e con la moglie di questo. Pievano ...
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DAI DESTRI (Dalle Destre), Vincenzo (Vincenzo da Treviso)
Giovanna Nepi Scirè
Figlio di Giovanni, fabbro oriundo da Polcenigo, probabilmente nato e a lungo residente a Treviso, il primo documento che [...] , introdotto nell'800 dal Biscaro, non traduce correttamente in volgare la forma latina "a dextris" con cui e citato fraglia dei pittori veneziani (Favero, 1975), segno che si era definitivamente stabilito a Venezia e che le commissioni non mancavano ...
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romanica, arte
Manuela Gianandrea
Il rinnovamento dell’arte medievale
Il periodo che va dall’11° secolo fino alla metà del 12° è considerato un’epoca di importanti e radicali cambiamenti per tutta l’Europa: [...] romanica fu coniata nel 1818 da alcuni studiosi francesi per sottolineare che lo sviluppo di quest’arte era stato contemporaneo a quello delle lingue romanze: come, infatti, il ‘volgare’ figurativo dei secoli 11° e 12° nasce dall’arte antica, così il ...
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PAZIENZA, Andrea
Emmanuel Betta
PAZIENZA, Andrea. – Nacque il 23 maggio 1956 a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), da Enrico e Giuliana Di Cretico, nella casa della famiglia materna dove vennero [...] , spiegò questa scelta con il riferimento al kendo, di cui era cultore: «Se io dico tu ti devi spostare perché io , Firenze 1986, pp. 160-177; O. Calabrese, L’eterno rinnovamento del “volgare”, in A. P., a cura di M. Comandini Pazienza - M. Paganelli ...
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ROTULO
G. Cavallo
Il r. costituì la forma normale di libro nel mondo antico, prima che, all'incirca tra i secc. 2° e 4°, venisse sempre più affiancato e poi definitivamente sostituito dal codice.Il [...] style. Tuttavia non mancavano forse r. in cui l'apparato illustrativo era dominante, mentre il testo scritto doveva essere ridotto a più o meno .Anche nell'Occidente di cultura latina prima e volgare poi il r., nella sua struttura tecnico-libraria ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...