Nacque a Colofone, durante la guerra del Peloponneso. La sua fama fu raccomandata a un poema epico, la Tebaide, e ad un carme elegiaco, la Lyde.
La Tebaide, lunghissima (un antico commentatore d'Orazio [...] l'esser secondo e l'essere vicino". Però lo stesso Quintiliano riconosce ad Antimaco efficacia, gravità, e non volgare eloquenza.
La Lyde era un poema in distici elegiaci, scritto per la morte d'una donna amata. Per consolarsi della perdita, Antimaco ...
Leggi Tutto
Domenicano, apologista del Savonarola, nato in Lucca tra il 1465 e il 1466. Per tradizioni di famiglia era favorevole ai domenicani, e, trovandosi in Firenze al tempo del Savonarola, fu tra i Piagnoni, [...] della traduzione, non del testo primitivo, testo che fu scritto in volgare tra il 1512 e il 1518 da un domenicano. Questi non è l'autore non è fiorentino: parla spesso in prima persona; era priore della Quercia (Viterbo) nel 1509; essendo a Viterbo, ...
Leggi Tutto
Scrittore e uomo politico brasiliano nato a Rio de Janeiro nel 1836, morto nel 1912. Giornalista dapprima, e autore drammatico, compose in gioventù alcuni drammi di carattere romantico (Omphalia, Trovador, [...] presto un posto a parte nella battaglia politica. Era un gentleman, un fidalgo; temperamento aristocratico al servizio concisi e di un equilibrio classico, non scese mai alla volgare invettiva, né cedette mai agli impulsi di una cieca passionalità ...
Leggi Tutto
Col nome di etère (ἑταῖραι "compagne"), chiamavano i Greci le cortigiane. Nel mondo greco, essendo il matrimonio sentito piuttosto come un dovere, l'uomo non prendeva moglie se non dopo aver saggiato, [...] familiare da parte del marito che vi conducesse delle etere, era per la moglie legittimo motivo di scioglimento del matrimonio.
È l'uomo che se n'è invaghito; e da questa la volgare meretrice (propriamente πόρον). Solo le città maggiori, in specie le ...
Leggi Tutto
Letterato fiorentino, nato nel 1624, morto il 1° gennaio 1696. Dal cardinale Leopoldo de' Medici, che sottoponeva al suo giudizio le opere d'arte da acquistare, ebbe l'incarico di ordinare la celebre raccolta [...] scherzi scenici, per lo più contadineschi, scritti in volgare schietto fiorentino e destinati ai giovani dell'oratorio di San , disegnatore e pittore dilettante, mentre suo scopo principale era lo studio delle pitture e dei disegni degli antichi ...
Leggi Tutto
Antica capitale dell'Etiopia, oggi città santa abissina, nel Tigré, posta a 14°7′ lat., 38°31′ lat., a m. 2198 s. m. Sorge alle falde meridionali dell'altipiano di Biet Ghiorghis, all'orlo estremo d'una [...] ma la città deve essere ben più antica. Lo stato di cui essa era il centro veniva designato col suo nome, onde il suo re si chiamava quegli su cui sono state imposte le mani", nella pronuncia volgare moderna naber ed (navred), ebbe ed ha autorità e ...
Leggi Tutto
Lingua letteraria turca (v. turche, lingue) dell'Asia Centrale, elaboratasi principalmente sotto i Timuridi e la cui area coincideva, però solo approssimativamente, col territorio che Giaghatāi, figlio [...] da fonti storiche risulta che l'area di cui sopra era abitata, in quell'epoca, da elementi etnici svariati parlanti per la pedanteria di dotti aventi in dispregio la lingua volgare. Alcune opere (come il Mi ‛rāéǵnāmeh, raccontante l'ascensione ...
Leggi Tutto
L'apostolo degli Slavi nacque nell'827, e fu compagno di studî dell'imperatore Michele III. Fu allievo e amico di Fozio, senza però seguirlo nella rivolta contro Roma. Protetto dall'imperatrice madre Teodora, [...] turca che aveva occupato il litorale settentrionale del Mar Nero ed era aperto alla propaganda giudaica. Da Kherson (Crimea) portò con sé , secondo la tradizione orientale, la lingua volgare nell'ufficiatura ecclesiastica, ispirandosi per la liturgia ...
Leggi Tutto
Nacque a Firenze nel 1429 di nobilissima famiglia (era figlio di Neri e di Lena Strozzi). Si dedicò presto agli studi di filosofia, grammatica e retorica sotto frate Angelo da Lecco, Iacopo Ammannati, [...] le sue qualità di uomo colto, di abile diplomatico, di oratore sobrio, dotto, sagace ed esperto del latino ciceroniano e del volgare classicamente sostenuto. La più famosa delle sue orazioni è quella per l'elezione dl Sisto IV. Morì a Milano il 28 ...
Leggi Tutto
Comune della provincia di Aquila, nella valle del Liri al confine con la Campania. Il centro abitato sorge a 430 m. di altezza, alle falde del calcareo Monte Breccioso, le cui pendici si spianano in basso [...] vallis Sorana (mentre il tronco superiore era ed è chiamata Valle Roveto) e di qua deriva forse il nome del paese (Valsoranum nei documenti latini dei secoli passati, ma talora anche Balzaranum donde il volgare Balzarano). L'abitato è raccolto ...
Leggi Tutto
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...