STABILI, Francesco (Cecco d'Ascoli)
Natalino Sapegno
Nato in quel di Ascoli nel 1269, professò astrologia in varie città d'Italia e da ultimo a Bologna, donde fu costretto ad allontanarsi nel dicembre [...] dell'inglese Sacrobosco, e il De eccentricis et epicyclis, in volgare, un poema allegorico-didattico, il cui titolo, L'Acerba, nelle quali egli è rappresentato come la vittima di un'era di tirannide intellettuale. In verità né gli scritti latini né ...
Leggi Tutto
Nato a Saint-Sauveur-le-Vicomte nel 1808, morto a Parigi nel 1889, romanziere e critico di spiriti fieramente legittimisti e cattolici in tempi di democrazia, da tale contrasto pensava derivasse la poca [...] lo più, ostile attenzione concessa ai suoi libri: il che gli era causa di rammarico, insieme e di orgoglio. Si sentiva un uomo dell'antico regime, fuorviato e solitario nel volgare e chiassoso tumulto della competizione democratica; di qui il motto ...
Leggi Tutto
Comune agricolo delle Marche, in provincia di Macerata e diocesi di Fermo; nelle Costituzioni egidiane (Liber Constitutionum Sancte Matris Ecclesie, 1357) è, con il nome di Mons Ulmi, annoverato tra le [...] risalente al Mille e ancora oggi persistente nel volgare contadinesco, venne, solo dopo il 1860, cambiata con densità di 160 per kmq., notevolmente superiore alla media del regno, ed era di 9291 ab. nel 1936. Essa è accentrata per un solo terzo ( ...
Leggi Tutto
HÉBERT, Jacques-René
Alberto Maria Ghisalberti
Rivoluzionario francese, nato ad Alençon il 15 novembre 1757, giustiziato a Parigi nel 1794.
Ebbe una giovinezza burrascosa; scoppiata la rivoluzione l'H., [...] ); e poco dopo creò il suo famoso giornale Le Père Duchesne, ove con linguaggio volutamente volgare traduceva per il popolo il volterrianismo onde era imbevuto. Dapprima fu piuttosto un moderato e sdegnò l'anarchia della piazza, sebbene firmasse la ...
Leggi Tutto
Illustre storico del diritto germanico, nato a Wels (Alta Austria) il 21 giugno 1840 da famiglia boemo-tedesca, morto l'11 agosto 1915 a Bad Kissingen. Studiò a Vienna, fu nominato nel 1866 professore [...] di transizione fra l'età ultima romana e l'altissimo Medioevo, periodo nel quale il diritto romano si era volgarizzato. Il termine "diritto romano volgare", da lui coniato, fu poi usato a proposito e a sproposito da una lunga serie d'imitatori. Altra ...
Leggi Tutto
È da considerarsi il primo poeta ungherese, nello stretto senso della parola; fu il primo infatti che, scrivendo canzoni amorose, adoperasse la lingua della sua nazione. Per questo si disse nel suo paese [...] Petrarca dell'Ungheria: come Dante, infatti, nobilitò la lingua volgare del suo paese, elevandola a lingua letteraria; e come due terzi della sua patria, e il re d'Ungheria, che era in pari tempo imperatore di Germania e arciduca d'Austria, già aveva ...
Leggi Tutto
. Famiglia di artisti francesi, di cui i più notevoli sono:
Noël C., pittore, nato a Parigi nel 1628, ivi morto nel 1707, allievo del Guillerié, fu nel 1672 direttore dell'Accademia di Francia a Roma. [...] del Rubens, ma in modo superficiale. L'opera principale di A. C. era la galleria d'Enea, al Palais-Royal, nota solo per i disegni di Versailles (1709), opera di colore crudo e d'ispirazione volgare, rivela già il gusto del rococò. I cartoni della ...
Leggi Tutto
Nato verso il 1370 in Barberino di Valdelsa da Iacopo dei Mangabotti; testò nel 1431; s'ignora quando morì. Fu maestro di canto e "romanzatore", cioè traduttore e compilatore in volgare di romanzi francesi [...] per cingervi la corona imperiale. Col ritorno di tutti a Parigi terminano i Reali: infatti, a questo punto, era raggiunto lo scopo di maestro Andrea, che si proponeva di raccontare i precedenti degli avvenimenti trattati nei romanzi cavallereschi ...
Leggi Tutto
Letterato friulano, nato verosimilmente a Portogruaro verso il 1485, da padre immigrato da quei "confini della Croazia" meridionale, dove era fama sorgesse l'antica Delminio; morto a Milano il 15 maggio [...] dare agli uomini mentem quandam fabrefactam et fenestratam, era soltanto un nuovo tentativo di sistemazione retorica dello piuttosto d'essere ricordato per le Lettere in difesa della lingua volgare (Venezia 1540), con cui si schierò accanto al Bembo.
...
Leggi Tutto
Poeta drammatico spagnolo, nato a Madrid il 4 luglio 1676, morto ivi il 14 settembre 1750. Seguì in giovinezza la carriera militare. Scrisse nel 1711 la relazione delle esequie di don Luigi Borbone e dal [...] abitudine di riprendere e contaminare le scene del teatro classico spagnolo era antica; ma nessuno lo aveva fatto mai con tanta libertà. che non disdegna di scendere a espedienti da farsa volgare, il grande teatro spagnolo presenta già nell'opera sua ...
Leggi Tutto
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...