. Le operazioni del cambio (v.) si accompagnano con l'origine della moneta come mezzo di acquisto. I cambiavalute, discendenti dai trapeziti greci e dai nummularî e dagli speciarî latini, presero nel Medioevo [...] economica del sec. XI, a Roma, dove l'opera loro era molto ricercata per l'affluire dei forestieri e dei proventi delle imposizioni alcuni Frammenti di un libro di banchieri fiorentini scritto in volgare nel 1211 (pubblicato da P. Santini, in Giornale ...
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MISTRAL, Frédéric
Mario Chini
Nacque l'8 settembre 1830 a Maillane (Bocche del Rodano), ivi morì il 25 marzo 1914. Il padre era un proprietario di campagna; ed egli crebbe nei primi anni all'aria aperta. [...] libertà di costumanze, della libertà di parlare il proprio volgare, se non di un decentramento amministrativo o di un nel regime repubblicano. Per questo anzi, il M., che era nato e cresciuto in ambiente monarchico, accettò la repubblica, combattendo ...
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INGRES, Jean-Auguste-Dominique
Louis Gillet
Pittore, nato a Montauban il 29 agosto 1780, morto a Parigi il 14 gennaio 1867. In un primo tempo allievo del padre, decoratore e miniatore non privo di talento; [...] vita, l'apogeo della gloria. Dopo l'esposizione del 1855 era stato nominato grande ufficiale della Legion d'onore. Egli godeva quasi musicale, che sdegna ogni effetto e ogni volgare somiglianza, ne fanno un artista sperduto nel proprio secolo ...
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PASQUINO e PASQUINATE
Vittorio Rossi
. Pasquino è l'avanzo d'un gruppo marmoreo della prima età ellenistica (secolo III a. C.), che rappresentava o Menelao col corpo di Patroclo o Aiace col corpo di [...] suo nome furono composti libelli (le pasquinate) in latino e in volgare, in verso e in prosa contro i papi e il loro la più amara delusione, perché non vi si trovano, come era da aspettarsi, agili poesiole volgari e, mettiamo pure, anche latine ...
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Pittore, nato il 10 giugno 1819 a Ornans nella Franche-Comté, morto a Vevey in Svizzzera il 31 dicembre 1877. Cominciò a esercitare seriamente la pittura soltanto dopo il suo arrivo a Parigi, nel 1840. [...] scuola. Le Bagnanti (1853), tela in cui la plastica volgare dei modelli accentua la maniera "realista", e I lottatori, di realista gli è stata imposta, come agli uomini del 1830 era stata imposta la qualifica di romantici". A questi anni della ...
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GOLDSMITH, Oliver
Ernest de Sélincourt
Poeta inglese, autore drammatico e letterato. Nacque il 10 novembre 1728 a Pallas, presso Ballymahon (Longford, Irlanda), morì a Londra il 4 aprile 1774. Suo padre [...] ciò che sappiamo con certezza è che nel 1756 il G. era di ritorno a Londra. Dopo varî tentativi trovò un posto di assistente Miss Richland che egli spera di sposare, fu trovata volgare e fischiata e rimase esclusa dalla rappresentazione per molti ...
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Poeta, umanista e critico francese, nato verso la fine del 1524 o sull'inizio del 1525 a Liré, sulla riva della Loira, e morto a Parigi il 1° gennaio del 1560. La morte prematura del padre e della madre [...] e poetico, acceso nel suo cuore dalla città eterna, non era durato a lungo. La disillusione non gli venne tanto dalla il poeta, riprendendo la lotta allora realmente già decisa tra il volgare da una parte e le lingue classiche dall'altra, lanciava ai ...
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SCHUCHARDT, Hugo
Benvenuto Terracini
Linguista, nato a Gotha il 4 novembre 1842, morto a Graz il 21 aprile 1927. Oriundo da colta famiglia borghese, studiò prima a Jena con lo Schleicher, poi a Bonn [...] la prima volta sistematicamente tenta una storia del latino volgare, ottenuta direttamente sulle iscrizioni e sulla grafia dei libro, in un momento in cui la scienza era soprattutto intenta a ricostruire comparativamente l'unità delle lingue ...
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Nacque a Ravenna verso l'801, da ricca e illustre famiglia, dalla quale era uscito anche il grammatico Gioannicio, suo trisavolo. Nutrito fin dalla fanciullezza nel grembo dell'Ursiana, la cattedrale di [...] latino letterario del sec. IX, fortemente influenzato dal nascente volgare; ricca di termini, ispida e forte, e inoltre di battaglia che si è potuto salvare a stento, il Pontificale ravennate era già mutilo fin dal sec. XIII. Noi non ne abbiamo che un ...
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. Dramma spagnolo della fine del sec. XV, celebre per il suo valore artistico e per l'ampia fortuna avuta nella letteratura castigliana. La prima edizione che ce lo conserva apparve a Burgos nel 1499 con [...] a carico del suocero (1525-26): risulta che il Rojas era un ebreo convertito, bachiller y autor de Melibea, sposo a linguaggio, passionale e sognante, è come sopraffatto dalla parola volgare di un'esperienza peccaminosa. Ma quanto più meschina è ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...