GATTO (dal lat. cattus [Palladio] di origine celtica; lat. scient. Felis; fr. chat; sp. gato; ted. Katze; ingl. cat)
Oscar DE BEAUX
Nino BABONI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
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Nome volgare applicabile [...] trattiamo le principali specie o gruppi di specie, nel nome volgare dei quali il termine "gatto" non è eliminabile.
1. ) narra che in caso d'incendio la prima preoccupazione degli Egiziani era di salvare i gatti, e che quando un gatto moriva di morte ...
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Così il Laënnec designò una speciale lesione del fegato, caratterizzata dal colorito giallo.
Tale lesione era però nota anche agli antichi, e ricordata da Ippocrate (hepar durum, schirrus, marasmus hepatis). [...] patologia del fegato, la forma più tipica è la cosiddetta cirrosi di Laënnec o cirrosi atrofica dei bevitori o cirrosi volgare. Essa consiste in un processo a decorso progressivo, che culmina nel rimpiccolimento o atrofia dell'organo, che può perdere ...
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Pittore. Due epigrafi scoperte nella Biblioteca Vaticana precisano l'età di Michelangelo Merisi il giorno della sua morte, permettendo così di determinare il giorno della nascita: 28 settembre 1573. Comunque, [...] primo maestro del C. Ma nel manierismo lombardo notevolissimo era l'elemento veneto; anzi il Petrazano che si firmava opera del pittore, ivi l'arte s'intorbida in qualche figura volgare. Ma è sintomo raro. Alcuni dei suoi quadri furono rifiutati ...
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INFERNO (fr. enfer; sp. infierno; ted. Hölle; ingl. hell)
Umberto FRACASSINI
Giuseppe DE LUCA
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Il vocabolo latino infernus era originariamente un aggettivo e designava qualche cosa che fosse più in [...] basso dello spettatore, o addirittura sotto di lui: era quindi il preciso opposto di ciò che stava più in alto o sopra ( di Ade.
L'accezione classica del vocabolo si protrasse nella Volgata; ivi, nell'Antico Testamento, il vocabolo traduce per lo ...
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VIOLA
Francesco VATIELLI
Musica. - Col termine viola (nel francese medievale vièle) si compresero, prima dell'apparizione di una vera e propria famiglia, strumenti ad arco, varî nella forma e nei particolari, [...] una corda bordone collocata fuori della tastiera (e probabilmente suonata a pizzico) nell'accordatura per la musica "volgare" questa corda bordone era inclusa nella tastiera e doveva essere quindi suonata per mezzo dell'arco, in modo che lo strumento ...
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TŌKYŌ (A. T., 101-102)
Alfred SALMONY
Marcello MUCCIOLI
Ō Città capitale dell'Impero giapponese, sita alla foce del fiume Sumida, nella pianura di Musashi, regione vulcanica e frequentemente scossa [...] essa affluirono artigiani e commercianti, la presenza dei quali era richiesta dalle esigenze di questa nobiltà, i cui gusti di nuovo, di europeo e d'indigeno, di artistico e di volgare, Tōkyō dà l'impressione di un insieme inorganico e non omogeneo. ...
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Rovesciato il secondo gabinetto Baldwin alle elezioni del giugno 1929, rimase per un decennio in opposizione solitaria e pertinace.
Conservatore indisciplinato ed eterodosso, tanto meno poteva sperare [...] le insufficienze prossime e remote della preparazione britannica. Il 10, era primo ministro d'un governo di coalizione nazionale. Perché l'unità fu temprato l'animo del suo popolo. Plebeo e volgare, pur nella invettiva fierissima, non fu mai: di ...
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Geert Geertsz (che doveva poi tradurre il suo nome in quello umanistico di Desiderio Erasmo) nacque a Rotterdam la notte fra il 27 e il 28 ottobre probabilmente del 1466; era figlio naturale di un certo [...] cardinali e con principi tedeschi e italiani, consultato dai dotti, era il re intellettuale del suo tempo, come Voltaire del sec. principe christiano di Erasmo Roterodamo tradotta a la lingua volgare, Venezia 1538. Per le traduzioni della Stultitiae ...
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HOLBERG, Ludvig
Giuseppe Gabetti
Poeta danese, nato in Norvegia, a Bergen, il 3 dicembre 1684, morto a Copenaghen il 28 gennaio 1754. Primo ad aprire la letteratura danese a tutte le grandi correnti [...] , satirico; didattico, latinista e scrittore in volgare, commediografo.
Aveva ventisett'anni quando stese la il Molière danese ha forse condotto a interpretazioni critiche forzate. Non soltanto era diverso il pubblico, a cui H. si rivolgeva e per cui ...
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Del ciborio, che si sa essere stato fin dal sec. Iv sopra gli altari delle basiliche cristiane, si possono trovare moltissimi antecedenti.
Era usato in certi culti misterici pagani; p. es. le rituali ierogamie [...] Il meraviglioso esemplare si ammirava ancora nel sec. XIII; era ornato di corone votive d'argento o d'oro con sbalzi Terracina vi è un solo giro di colonnine che si volgono a ottagono partendo direttamente dal quadrato dell'architrave d'impostazione ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...