Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492).
Il giudizio sul Medioevo
La [...] le forme dell’arte classica erano declinate e scomparse. Ciò che era stato costruito, scolpito, dipinto nell’intervallo, veniva bollato come del m., rivelata dall’uso corrente, volgare, dell’aggettivo medievale per connotare abusi, malversazioni ...
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Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] lingua. Dal desiderio di mostrare la maturità letteraria del volgare nacquero i Versi et regole de la nuova poesia creato vescovo di Curzola. Richiamato (1551) a Siena, donde era stato bandito (1526) come mediceo, fu inviato ambasciatore in Francia ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] 18 anni, in una condizione difficile, mentre il partito era diviso anche sulla questione europea, rendendo sempre più isolata la composizione secolare in musica.
Con il graduale subentrare del volgare inglese al latino e al francese sia a corte, sia ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] definiva il suo modo di intendere e di fare poesia: il segreto era di affidarsi a uno sguardo nuovo come quello di un bambino che riscopre opere originali d'argomento classico, in latino e in volgare, P., oltre a spingere alle estreme conseguenze il ...
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A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui [...] letterario, a seguito dello sviluppo della produzione in volgare, delle teorie critiche e letterarie e delle gli ufficiali di tutte le armi. Prima dell’ordinamento in vigore vi era un’a. per le armi di Fanteria e Cavalleria istituita nel 1860 ...
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Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distingue comunemente in e. (o poesia epica) tradizionale, quella che raccoglie in organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione [...] nuova Eneide; G. Boccaccio per primo nel Teseida tentò in volgare il poema che sarà poi detto eroico e, nobilitata la popolare che, non sorretto da un temperamento veramente poetico, era destinato a fallire.
Nel Cinquecento si separò teoricamente il ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] a Corbeil, tornò a Parigi, donde Guglielmo di Champeaux s'era ritirato; le sue polemiche ebbero tale fortuna che il successore di senza influsso sulla poesia latina dei goliardi e su quella volgare dei trovatori, i carmina amatoria che A. ricorda d' ...
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Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] i sommarî (periochae) compilati nei secc. 3°-4° d. C., era costituita di 142 libri. Per la stesura di quest'opera, che cominciò solo codice, che servì di base alle prime traduzioni in volgare, e sul quale Valla condusse le sue Emendationes in Livium ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve [...] latino ma poi si fa sempre più stretta. La prima c. in volgare nel mondo moderno è la Cassaria di L. Ariosto (1508): dopo della c. dell’arte erano soprattutto spettacolari. C’era il vecchio armamentario di sorprese, stranezze e buffonerie della ...
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Figlio (n. 454 circa - m. 526) di Teodemiro re degli Ostrogoti della stirpe degli Amali. Succeduto al padre (474), sconfitto il re degli Eruli Odoacre (493), divenne sovrano del regno ostrogoto in Italia. [...] militari; nell'amministrazione della giustizia, il popolo romano era giudicato da cognitores, mentre i Goti erano giudicati dai sicura di diritto germanico; notevoli le tracce di diritto volgare. La questione della data di compilazione è stata molto ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...