Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] esteso i passi sui quali si costruiva il ragionamento e sintetizzava in ordine cronologico la controversia. La scelta del volgareera giustificata dal programmatico intento didattico che si rivolgeva a un pubblico non perito in teologia e latino, ma ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] solo mercanti veri e propri ma anche artigiani, bottegai, banchieri, proprietari terrieri, ecc.) saper leggere e scrivere il volgareera essenziale per poter amministrare il proprio patrimonio. Già nel primo Trecento «l’insegnamento limitato al solo ...
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GIAMBONI, Bono (Bono di Giambono)
Simona Foà
Nacque presumibilmente a Firenze prima del 1240 da Giambono di Vecchio, giudice fiorentino, la cui famiglia apparteneva al "popolo" di S. Martino del Vescovo.
Il [...] attivamente alla vita politica della città e che, attraverso i volgarizzamenti e la scrittura di opere originali in volgare, era impegnata nella creazione di una nuova cultura laica.
Non vi sono elementi che consentano di determinare la datazione ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] o 1376 - Padova 1448), sempre in area padovana, o alla predicazione, dove il mescolamento di latino e volgareera abitudine comune, particolarmente negli exempla.
I macaronici padovani sono tutti di estrazione universitaria (Corado e l’autore del ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] (1960; tav. X tra le pp. 256 e 257). Tradizionalmente, sempre prescindendo dal Parsons fragment, il primo libro in volgareera indicato in un’altra opera popolare e devota: un’edizione dei Fioretti di S. Francesco pubblicata probabilmente a Roma nel ...
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Parini, Giuseppe
Aurelia Accame Bobbio
Nel Discorso sopra la poesia (1761) il P. (Bosisio 1729 - Milano 1799), delineando il suo concetto dell'arte come volta a muovere gli affetti dilettosamente grazie [...] Firenze 1925, 812-813), stesi avanti il 1777, premesso che fino a D. la poesia volgareera limitata in Italia alle rime di amore, cronache e letteratura per il volgo, nota che D. " fu il primo che, trasferendo l'entusiasmo della libertà politica anco ...
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RINASCIMENTO
Federico CHABOD
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
. I. - Il concetto di Rinascimento nasce si può dire a un parto con il correlativo concetto di Medioevo; nasce cioè in quanto alla media [...] e il Quattrocento non erano stati contrassegnati dall'imitazione dei classici, palese specialmente nelle lettere, in cui il volgareera stato negletto in omaggio al latino, e a un latino ripolito dalla barbarie medievale sulle orme del gran padre ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] costavano più cari di quelli in latino. Tale scarsità si spiega col fatto che la produzione di libri in volgareera opera, in particolare a Firenze, di scribi non professionisti, che li producevano per l'uso proprio e dei famigliari, non per ...
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Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] gli intimi segreti della natura umana (in particolare di quella femminile). Tuttavia gran parte della letteratura medica in volgareera destinata a un pubblico di professionisti e non di profani. Da alcune ricerche sull'appartenenza dei manoscritti ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] aveva affermato che il suo scopo, nell'usare il volgare, era quello di estendere la fruibilità del libro a coloro che umorale e la relativa terminologia; il Bartoli che elogia in volgare Galileo o il Borelli di cui il Padre Proposto delle Scuole ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...