Il vocabolo è venuto dagli Arabi di Spagna, presso i quali al-manākh designava tavole astronomiche che davano il modo di determinare il giorno della settimana, di trasformare una data qualsiasi di un'èra [...] in un testo arabo è quello di due tabelle composte dal matematico ed astronomo marocchino Ibn al-Bannā' (morto nel 721 dell'ègira, 1321 d. C.), e conservate nel Museo Britannico di Londra, le quali dànno il modo di trovare in qual giorno della ...
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. Vocabolo arabo che significa "il (ben) guidato (da Dio)" e designa presso i musulmani un personaggio da loro atteso, il quale conquisterà il mondo intero, sterminerà tutti gl'infedeli che non si convertiranno [...] sempre più strada l'idea ch'egli sorgerà dall'estremo sud-ovest del Marocco precisando anzi addirittura ch'egli farà la sua ègira o emigrazione a Māssah (o Messa) nel Sūs, sulle rive dell'Atlantico, vi sosterà qualche tempo e di là poi muoverà alla ...
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Città cananea ricordata fin dalla più remota antichità, posta sopra un anfiteatro roccioso, a non grande distanza dal mare e a N. di Gaza. È menzionata nelle tavolette di Tell el-‛Amarna. Spesso ribelle [...] , cadde in potere degli Arabi soltanto alcuni anni dopo la conquista della Palestina; essa si arrese nel 23 ègira (644 d. C.). Durante il periodo di anarchia succeduto alla morte del califfo Yazīd fu momentaneamente ripresa dai Bizantini ...
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Città del Turkestān afghāno, situata presso il fiume omonimo, a 550 m. s. m., su di un'importante via commerciale che collega i passi del Kōh-i Bābā al guado dell'Āmūdaryā. La città moderna ha appena 500 [...] . L'invasione araba, iniziatasi con scorrerie sporadiche alla metà del sec. VII, riuscì solo alla fine del sec. I dell'ègira (90 d. C.), con Qutaibah ibn Muslim, a spezzare le ultime velleità di resistenza e indipendenza della regione. Staccatasi poi ...
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Piccolo edificio in muratura a forma di cubo (ka‛bah, in arabo, "dado") di circa 10 metri di lunghezza, 12 di larghezza e 15 di altezza, che si trova fin dai tempi preislamici circa al centro del sacro [...] allora, quella di Gerusalemme, bensì quella della Ka‛bah. Quando poi egli entrò vittorioso alla Mecca, nell'80 anno dell'ègira, si recò subito alla Ka‛bah e la purificò dalla profanazione pagana, distruggendo gl'idoli e lasciando solo la pietra nera ...
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LĀRISTĀN (A. T., 92)
Giuseppe CARACI
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N Provincia della Persia meridionale, delimitata dal Fārs a O. e a N., dal Kirmān a E., e dal Golfo Persico e dallo Stretto di Hormuz a S. Misura all'incirca 120 [...] SE. di Shīrāz) fu sede di una dinastia locale (dei Mīlādi), che abbracciò l'Islām alla fine del sec. I dell'ègira. L'azione di questa e delle altre dinastie che le succedettero fu del resto sempre subordinata alle maggiori potenze che dominarono nel ...
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GHADAMES (Cidamus)
R. Rebuffat
Centro della Libia, situato 500 km a SO di Tripoli e 420 km a S-SO di Gabes. Già nell'antichità la città disponeva di importanti risorse idriche, probabilmente garantite [...] vi attesta l'esistenza di una chiesa. Infine, la cronaca della conquista araba registra l'occupazione dell'oasi nell'anno 47 dell'ègira (667 d.C.).
I monumenti dell'antichità sono concentrati a NO dell'oasi, su una vasta piana. Una torre circolare a ...
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PAPIROLOGIA
Medea NORSA
Giorgio LEVI DELLA VIDA
. Questo vocabolo, sorto da poco più di trent'anni, è usato impropriamente a indicare la più recente tra le discipline ausiliari dell'antichità classica, [...] v. sopra); ben presto, tuttavia, si hanno papiri bilingui, greco-arabi, specialmente di carattere fiscale e, a partire dal 22 ègira (642-43 d. C.), papiri redatti interamente in arabo (naturalmente la data del più antico documento è puramente casuale ...
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. Molti sono i personaggi ragguardevoli di questo nome; tra essi in ordine cronologico:
1. Gedik Aḥmed pascià. - Cresciuto nelle file dei Giannizzeri, si distinse nelle guerre in Anatolia e in Albania [...] Selīm I, che lo depose prima di partire per la spedizione d'Egitto, lasciandolo al governo di Brussa; morì nel 922 dell'ègira (1516-1517). Si dimostrò amico di Venezia e facilitò la pace nel 1503.
4. Aḥmed pascià detto khā'in "il traditore". Albanese ...
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È la seconda città della Turchia europea, così chiamata in onore di Adriano, che la fondò. È situata sulle rive del fiume Maritza, alla confluenza della Tundza o Tungia e dell'Arda. La sua posizione presso [...] II, sotto il quale Adrianopoli ebbe il periodo della massima floridezza; quella di Bāyazīd II terminata nell'anno 893 dell'ègira (1487-1488). Degli altri edifizî della città sono celebrati il Vecchio Castello (Eskī Sarāy), edificato da Murād II e dal ...
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egira
ègira (meno corretto egìra) s. f. [dall’arabo hiǵra «emigrazione, secessione»]. – L’abbandono della Mecca da parte di Maometto e il suo trasferimento a Medina, nel settembre dell’anno 622 d. C., avvenimento decisivo per le origini dell’Islam,...
vali
valì s. m. [dal fr. vali, che è dal turco vali, a sua volta dall’arabo wālī «governatore»]. – Nome (wālī) con cui erano indicati, fin dal 1° secolo dell’egira, i governatori delle province nello stato musulmano, conservato ancora oggi...