TĀHART (secondo un'altra grafia Tīhart; nella pronuncia dialettale Tāhert, Tīhert)
Francesco Beguinot
Città medievale dell'Algeria, fondata nella 2a metà del sec. VIII d. C. da ‛Abd ar-Raḥmān ibn Rustam, [...] ebbe un vero sviluppo architettonico. Era cinta di mura e aveva una fortezza nella parte più alta. Fu presa dai fāṭimiti nel 296 ègira, 908-909 d. C., e quasi completamente distrutta. Ne restano ora rovine, a oriente delle quali, a circa 9 km., v'è ...
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La storia dell’Islam prende le mosse nel 7° secolo tra le città di Mecca e Medina. Secondo la religione islamica Maometto fu illuminato dalla rivelazione dell’angelo Gabriele nel 610, mentre si trovava [...] 200 chilometri dalla Mecca, che prese il nome di Medina, ‘la città illuminata’.
L’emigrazione di Maometto con i suoi seguaci, ‘egira’ in arabo, segna la nascita della comunità islamica, la ‘umma’. Da allora il Profeta condusse una serie di guerre per ...
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IBN SA῾BĪN
Filosofo islamico d'ispirazione mistica, autore delle risposte alle questioni filosofiche dette 'questioni siciliane', poste da Federico II ai sapienti islamici del suo tempo.
Abū Muhammad [...] (dāra) ‒, nacque a Murcia, in al-Andalus (designazione del territorio iberico sotto la dominazione musulmana) nell'anno dell'egira 613 o 614 (1216-1217 d.C.). Di famiglia agiata, considerata da alcune fonti biografiche di origine meccana qurayshita e ...
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. È la piccola città, fortezza e palazzo insieme, che gli ultimi principi musulmani della Spagna, i Naṣridi o Banū 'l-Aḥmar (1232-1491), costruirono fra il secolo XIII e il XIV sul colle che domina da [...] quando rendeva giustizia.
L'iscrizione che vi è incisa ci dà il nome del principe che la costruì, Yūsuf I, e l'anno 749 dell'ègira (1347-1348 d. C.): essa presenta una forma che ricorda le porte almohadi, e in generale le porte di molte fra le città ...
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Libro sacro dell’islam, costituito dall’insieme delle rivelazioni ricevute da Maometto, in lingua araba, per bandire la sua nuova religione e dare assetto alla società dei fedeli. Inizialmente affidate [...] , e leggende, di probabile derivazione ebraica, relative ai profeti che precedettero Maometto. Le sūra medinesi, rivelate dopo l’egira (622 d.C.), dettano norme e precetti al primo nucleo della comunità musulmana, ponendo le basi della giurisprudenza ...
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. Setta religiosa d'origine musulmana, la quale, venuta in Siria dall'Egitto dove era sorta dapprima, ha costituito, soprattutto nel Libano e nella regione a SE. di Damasco (Ḥaurān), dei gruppi con carattere [...] di questa dottrina Condusse addirittura alla divinizzazione del califfo al-Hākim (v.), della quale si fece apostolo nel 408 ègira (1017-1018) un fanatico d'origine persiana, Ḥamzah b. ‛Alī az-Zawzanī. La propaganda della nuova dottrina, condotta in ...
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È il più antico scrittore arabo cristiano di storia. Della sua vita si sa soltanto ch'era d'origine greco-bizantina (rūmī), figlio d'un Costantino, e che divenne vescovo di Manbiǵ (Hierapolis o Bambyke [...] mondo alla venuta di Cristo (inclusa la sua vita), la seconda da Giulio Cesare sino all'epoca dell'autore, che scriveva nel 330 dell'ègira (942 d. C.); ma a noi l'opera è giunta incompleta, cioè fino al corso del secondo anno di regno del califfo al ...
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Politico e diplomatico attivo nella lega achea fra il 187 a. C. e il 168: vale a dire nel ventennio risolutivo in cui la lega dovette tornare a scegliere fra la Macedonia e Roma. Arcone fu del partito [...] XXVIII, 12,2), ed ebbe l'incarico di raccogliere l'esercito. L'anno dopo fu mandato ambasciatore in Egitto. Era oriundo di Egira.
Bibl.: Vedi la voce achea, lega, e l'art. del Wilcken, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss., II, col ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia nell'Islam occidentale
Julio Samsó
Juan Vernet Ginés
L'astronomia nell'Islam occidentale
L'Andalus e il Maghreb
di [...] solare durante la sua epoca ‒ utilizzando un modello risalente a Ibn al-Zarqālī dell'eccentricità variabile ‒ corrisponde all'anno 619 dell'egira, cioè al 1222, una data che compare citata, come l'anno in cui Ibn Isḥāq calcolò alcune delle sue tavole ...
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KAIROUAN (arabo al-Qairawān; A. T., 112)
Attilio MORI
Georges MARCAIS
Città della Tunisia posta nell'interno, a 50 km. dalla costa orientale del Sahel, a 58 m. s. m., in mezzo a un vasto piano quasi [...] d'affermare che l'attuale città sia sorta sopra un antico abitato. Si vuole che Kairouan fosse fondata nell'anno 50 dell'ègira (670 d. C.) da ‛Oqbah ibn Nāfi‛, uno degli eroi della conquista musulmana dell'Africa. Il sito fu scelto perché sotto tutti ...
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egira
ègira (meno corretto egìra) s. f. [dall’arabo hiǵra «emigrazione, secessione»]. – L’abbandono della Mecca da parte di Maometto e il suo trasferimento a Medina, nel settembre dell’anno 622 d. C., avvenimento decisivo per le origini dell’Islam,...
vali
valì s. m. [dal fr. vali, che è dal turco vali, a sua volta dall’arabo wālī «governatore»]. – Nome (wālī) con cui erano indicati, fin dal 1° secolo dell’egira, i governatori delle province nello stato musulmano, conservato ancora oggi...