ḤAMMĀDITI (arabo Banū Ḥammād)
Francesco Beguinot
Nome d'una dinastia fondata da Ḥammād ibn Bulugghīn (comunemente scritto Bologguin dai Francesi) che nel sec. XI e parte del XII d. C. dominò in una zona [...] Zīrī ibn Mennād, appoggiò i Fatimiti (v.), sì da ereditarne il potere quando essi, trasferitisi in Egitto nel 362 dell'ègira (972-973 d. C.), lasciarono come loro luogotenente nella Barberia il figlio di Zīrī , Bulugghīn. In seguito, per il consueto ...
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O, come suona il nome completo, ‛Abd Allāh ibn ‛Abd Allāh al-Mayōrqī ("il maiorchino"), è l'autore d'un noto libro arabo contro il cristianesimo, intitolato Tuḥfat al-arīb fī 'r-radd ‛alà ahl aṣ-ṣalīb [...] -Targiumān è ancor oggi venerata nel mezzo d'uno dei bazar di Tunisi. Lo scritto contro i cristiani, stampato s. l. (Londra?) nel 1290 ègira (1873 d. C.) e al Cairo nel 1904, fu tradotto in francese da J. Spiro (Abd Allah ibn Abd Allah, Le présent de ...
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La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli.
In cronologia, sistema di computo del tempo che prende inizio da un avvenimento storico di particolare importanza.
Storia
Egizi e Babilonesi [...] del mondo (3760 a.C.). Altre ere usarono, e in parte usano ancora, Copti e Armeni. L’era musulmana ha inizio dall’anno dell’Egira, o migrazione di Maometto dalla Mecca a Medina (16 luglio 622 d.C.). In Cina si usò il computo degli anni dei singoli ...
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NEFŪSAH (o meglio Nafūsah; in berbero Infūsen)
Francesco BEGUINOT
Nome di una popolazione berbera che, secondo il quadro genealogico riportato da Ibn Khaldūn (v. berberi), formava uno dei quattro rami [...] , a proposito della conquista di Tripoli compiuta dai musulmani condotti da ‛Amr ibn al-‛Aṣ nell'anno 22 o 23 dell'ègira (642-643, 643-644 d. C.). Gli abitanti della città chiamarono in loro soccorso i Nafūsah che contribuirono alla resistenza. Essi ...
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In arabo "il bicorne", epiteto sotto cui nel Corano e poi, con assai maggiore ampiezza, nella tradizione musulmana è designato Alessandro Magno nella sua veste leggendaria (v. alessandro: II, p. 338). [...] della penisola araba e il cui nome sarebbe stato Tubba‛al-Aqran; anzi alcuni nazionalisti yemeniti dei secoli III e IV dell'ègira (VIII e IX d. C.) sostennero addirittura ch'egli fosse il personaggio al quale il Corano allude. Anche uno dei regoli ...
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. Poeta arabo dell'epoca preislamica (secolo VI d. C.). La tradizione lo descrive come proveniente dalla tribù sudarabica degli Azd, ma ceduto o venduto da piccolo a un'altra tribù, e vissuto poì di una [...] degli Arabi) si è tornata a sollevare la questione della autenticità, attribuendola alcuni a un filologo baṣrense del sec. II dell'ègira, che l'avrebbe composta al nome di Shanfarā. Comunque, la Lāmiyyat al-‛arab è una delle più belle produzioni dell ...
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RUSTAMIDI (Rostemidi, Rustemidi)
Francesco Beguinot
Dinastia di origine persiana che nell'ultimo quarto del sec. VIII d. C. e fino ai primi anni del X fu a capo del principato ibāḍita di Tāhert, in Algeria, [...] religiosi e morali del fondatore; finché, affermatasi la potenza dei Fāṭimiti nell'Africa del Nord, questi nell'anno 296 ègira, 908-909 d. C., presero Tāhert e successivamente la distrussero.
Bibl.: Chronique d'Ibn Saghir sur les Imams rostémides ...
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Nell'epopea omerica è designazione generica di tutto il popolo greco (come Danai e, qualche volta, Argivi), la cui estensione è dovuta evidentemente a una sineddoche. Siccome in tempi storici l'etnico [...] Le città che la compongono sono, da occidente a oriente: Dime, Oleno, più a nord-est Patre (Patrasso), Ripe, Egio, Elice, Ege, Egira, tutte città costiere, di cui Oleno ed Elice nel quarto secolo a. C. furono sommerse in seguito a un maremoto: un po ...
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Quarto califfo degli Arabi, l'ultimo dei cosiddetti Rāshidūn "i ben diretti" (v. califfato). Stretto parente di Maometto, essendo suo padre, Abū Ṭālib, fratello del padre di Maometto (erano figli di ‛Abd [...] seguace dell'Islām, certo è che egli fu tra i primi ad abbracciare le idee religiose del cugino e lo seguì nell'ègira, (l'emigrazione a Medina), non però lo accompagnò all'atto della partenza (la pia tradizione si è ingegnata di giustificare questo ...
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I discendenti del califfo Ali (v.). Negli autori musulmani essi sono più spesso designati col nome di Ṭālibiyyūn o di Āl Abī Ṭālib "discendenti di Abū Ṭālib" (il padre di Ali). I figli di Ali furono numerosissimi, [...] il movimento, che fallì dopo un breve periodo di successo (67 ègira = 687 d. C.). Una parte degli Sciiti riconobbe in ha per autore il celebre scrittore arabo del sec. IV dell'ègira Abū'l-Faraǵ al-Iṣbahānī (v.).
Alla discendenza da Ali attraverso ...
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egira
ègira (meno corretto egìra) s. f. [dall’arabo hiǵra «emigrazione, secessione»]. – L’abbandono della Mecca da parte di Maometto e il suo trasferimento a Medina, nel settembre dell’anno 622 d. C., avvenimento decisivo per le origini dell’Islam,...
vali
valì s. m. [dal fr. vali, che è dal turco vali, a sua volta dall’arabo wālī «governatore»]. – Nome (wālī) con cui erano indicati, fin dal 1° secolo dell’egira, i governatori delle province nello stato musulmano, conservato ancora oggi...