Filosofo arabo musulmano della Spagna, morto circa il 600 dell'ègira, 1204 d. C. Fu amico e discepolo dell'altro famoso filosofo Ibn Ṭufail (v.) ed ebbe rinomanza anche nell'Occidente europeo per un suo [...] libro astronomico (Kitāb al-hai'ah "Libro d'astronomia") nel quale egli tenta una nuova spiegazione geometrica dei moti solari e planetarî, eliminando, come contrarî alla fisica aristotelica, gli epicicli ...
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MAZYADITI
Francesco Gabrieli
. Dinastia araba, sorta dalla. tribù dei Banū Mazyad (ramo del maggiore gruppo dei Banū Asad), che, migrata dall'Arabia nel ‛Irāq, si stabilì lungo la riva destra del Tigri, [...] da Baṣrah a Hīt, e agl'inizî del sec. V dell'ègira, XI d. C., riuscì a estendere il proprio potere su quei territorî, praticamente sottraendoli al diretto dominio del califfato di Baghdād. Il quarto principe della dinastia, Ṣadaqah, fondò la città di ...
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HARPUT (antico alfabeto arabo Kharpūt: A. T., 88-89)
Ettore Rossi
Città del vilâyet di Elâziz nell'Anatolia orientale, situata su un'altura a 1237 m. s. m.
Il nome della città è di origine armena (Kharberd); [...] fu conquistata dagli Arabi nei primi secoli dell'ègira e chiamata Ḥiṣn Ziyād; nel sec. XII dipese dalla dinastia degli Orṭōqidi di Diyārbekr e poi dai Selgiuchidi e da signorie locali. I Turchi vi stabilirono il loro dominio all'inizio del sec. XVI, ...
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RIBÃṬ
. Vocabolo arabo dal significato originario di "luogo ove attaccare (i cavalli), stazione", passato poi a designare quei posti fortificati che sorsero sulle frontiere dello stato musulmano come [...] basi e ricoveri della guerra contro gl'infedeli. Tali ribāṭ sono testimoniati sino dalla fine del sec. I dell'ègira nel Khorāsān, in Transoxiana, in Africa, ecc. Data la concezione islamica della guerra santa come obbligo religioso e meritorio, i ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Acaia
Massimo Osanna
Luigi Caliò
Acaia
di Massimo Osanna
Regione (gr. ᾿Αχαία; lat. Achaia) compresa tra l’Elide, l’Arcadia e la Sicionia, i cui confini [...] , Dyme e Triteia ridettero vita alla Lega, alla quale nel 275 a.C. aderirono Aigion, Boura e Keryneia e, poco dopo, Leontion, Egira e Pellene. Decisiva fu l’attività di Arato, il quale, liberata Sicione nel 251 a.C., l’unì alla Lega, dando inizio all ...
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Antica città sulla costa settentrionale dell'Acaia, presso la foce del fiumicello Krathis, vicino all'odierno Capo Akráta. Fu una delle dodici città dell'antica Lega Achea ben presto abbandonata, certo [...] prima dell'era volgare, trasportandosi i suoi abitanti nella vicina Egira (v.). Si conservano monete della città, con l'emblema della capra, a cominciare da trioboli di sistema eginetico, circa del 500 a. C., fino a esemplari della metà circa del sec ...
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Poeta arabo preislamico (sec. 6º d. C.). Sotto il suo nome, oltre ad alcuni frammenti, ci sono tramandate due lunghe poesie, la più famosa delle quali, Lāmiyyat al-῾Arab "Carme in rima lām degli Arabi", [...] è ritenuta da alcuni non autentica, bensì contraffazione di un filologo del sec. 2º dell'egira, che l'avrebbe posta sotto il nome di ash-Shanfara. È comunque una delle più belle produzioni dell'antica poesia araba, con la sua descrizione della vita ...
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Medico e chirurgo arabo di Spagna, nativo od oriundo di az-Zahrā' presso Cordova, fiorito a Cordova sotto il califfo omayyade ‛Abd ar-Raḥmān III (300-350 èg. 912-961 d. C.) e morto dopo il 400 ègira (1009-1010 [...] d. C.); chiamato Abulcasis, Albulcasis, Bulchasin, Alsaharavi dagli scrittori europei. Fu il più celebre degli scrittori arabi di chirurgia, e il suo libro, per quanto in gran parte fatto sugli autori ...
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Prima moglie di Maometto (m. prima del 622), anch'essa della tribù dei Quraish. Sposata dal Profeta, secondo la tradizione, allorché egli aveva venticinque anni, ed ella, già vedova, quaranta. Esercitò [...] e rasserenatore nei tormenti spirituali del Profeta durante la prima fase della sua vocazione. Era già morta al tempo dell'egira (622), dopo aver dato a Maometto vari figli (sul loro numero le fonti discordano, oscillando tra quattro a sei). Maometto ...
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IBĀḌITI (in arabo Ibāḍiyyah, dialettalmente nell'Africa settentrionale Abāḍiyyah)
Carlo Alfonso Nallino
Appartenenti ad una setta musulmana eretica, la quale è un ramo moderato, ed unico sopravvissuto [...] il suo nome da ‛Abd Allāh ibn Ibāḍ al-Murrīat-Tamīnī, che fiorì nella Mesopotamia nella seconda metà del sec. I dell'ègira, VII-VIII d. C. Spesso aggiungono alla qualifica di Ibāḍiti l'altra di Wahbiti, in contrapposto alla suddivisione dei Nakkāriti ...
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egira
ègira (meno corretto egìra) s. f. [dall’arabo hiǵra «emigrazione, secessione»]. – L’abbandono della Mecca da parte di Maometto e il suo trasferimento a Medina, nel settembre dell’anno 622 d. C., avvenimento decisivo per le origini dell’Islam,...
vali
valì s. m. [dal fr. vali, che è dal turco vali, a sua volta dall’arabo wālī «governatore»]. – Nome (wālī) con cui erano indicati, fin dal 1° secolo dell’egira, i governatori delle province nello stato musulmano, conservato ancora oggi...