Musica
Intervallo musicale (➔ intervallo) che abbraccia 8 gradi della scala diatonica.
Religione
Periodo di sette giorni, che segue a una solennità, di cui è un prolungamento. L’uso liturgico ha un significato [...] mistico: l’ottavo giorno simboleggia Cristo risorto dopo il sabato ebraico (settimo giorno) e quindi il giorno senza tramonto, ossia l’eternità, di cui la festa cristiana è una pregustazione. Dapprima si celebrava solo l’o. di Pasqua, poi si ...
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Vescovo (m. Limerick 1145). Amico di Anselmo di Canterbury, fu indotto da questo, al momento della sua elezione a vescovo di Limerick (1101 circa), a introdurre la liturgia romana in Irlanda; e a tale [...] De statu ecclesiae, in parte perduto. Ma non ebbe successo; e ancor meno efficace fu il suo tentativo al sinodo di Rathbreasail romano) dell'Irlanda. Legato papale (fino al 1139), non godé tuttavia di molta autorità politica. Festa, 4 febbraio. ...
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Sorella (n. Norcia 480 circa - m. presso Cassino 547) di s. Benedetto; di lei si hanno scarse notizie (unica fonte sono i Dialoghi di Gregorio Magno). Condusse vita monastica a Subiaco e a Piumarola (Cassino; [...] di Montecassino durante la seconda guerra mondiale si è ritrovata (1950) sotto l'altar maggiore un'urna di alabastro con le ossa di due persone e con un'iscrizione che le indica come reliquie della santa e di s. Benedetto. Festa, 10 febbraio. ...
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Maestra (Aytona, Lérida, 1843 - Liria, Valencia, 1897), insegnò dapprima ad Argensola (Barcellona), quindi (1862-72) diresse scuole e infine fondò (1872) a Huesca, col prete S. López Novos, le Hermanitas [...] nel 1897; la congregazione si diffuse rapidamente in tutta la Spagna e nei paesi dell'America Latina e conta tuttora più di 200 case con circa 2700 religiose. Beatificata da Pio XII nel 1958, fu canonizzata da Paolo VI nel 1974; festa, 26 agosto. ...
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Asceta (Tabita, Palestina, 291 - Cipro 371), propagatore in Palestina della vita anacoretica. Secondo la vita scritta (390 circa) da s. Girolamo, primo esempio di romanzo agiografico latino, I., nato da [...] dalla vita ascetica del solitario Antonio; tornato in patria, distribuiti i beni ai poveri, si ritirò nel deserto di Maiuma presso Gaza e visse cinque anni in un tugurio; poi, con coloro che si erano a lui avvicinati, costruì un monastero. Dopo varie ...
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Detta anche "da Marsciano" o "da Corbara" per le famiglie comitali paterna e materna, o "da Foligno" (castello di Monte Giove, presso Orvieto, tra il 1357 e il 1360 - Foligno 1439); rimasta vedova di Giovanni [...] nel 1395 circa, il monastero di S. Anna a Foligno, detto "il monastero delle contesse"; ad esso seguirono parecchi altri, che A. resse come ministra generale ("terziarie francescane della b. A."); ne fu confermato il culto nel 1825. Festa, 15 luglio. ...
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Cisterciense (St. Maurice-de-l'Exis, Grenoble, 1102 - Bellevaux, Franca Contea, 1174); dal monastero di Bonnevaux (Vienne) fu inviato (1132) a fondare un monastero in Tarantasia, a Tamié: ne fu abate e, [...] la fama di santità, fu creato arcivescovo di Tarantasia (1141). L'autorità di cui godeva gli permise di svolgere un importante ruolo di mediatore nella lotta tra Chiesa e Impero: a tal fine ebbe contatti due volte con Federico I Barbarossa, nel 1158 ...
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Tesmoforie Feste celebrate dagli antichi Greci in onore di Demetra ad Atene, dall’11 al 13 del mese di pianepsione (ottobre-novembre). Nel primo giorno (detto ῎Ανοδος «salita») le donne che prendevano [...] ; nel terzo (Καλλιγένεια «Felice generazione») celebravano sacrifici e banchetti invocando larga e felice generazione. Nel corso della festa erano riesumati gli Skìra, i resti di certi porcellini e di simboli della forza generatrice già deposti alle ...
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Domenicano spagnolo o portoghese (n. secondo alcuni a Cordova, secondo altri a Lisbona - m. Cordova 1420). Entrato nell'Ordine nel 1368, esercitò dapprima il suo apostolato nell'Andalusia, e fu quindi [...] , rientrato in Spagna (1405), fu consigliere e confessore della regina di Castiglia, Caterina; fondò poi, con l'aiuto affiancando l'opera di s. Vincenzo Ferreri per la soluzione dello scisma d'Occidente. Culto confermato nel 1741, festa, 19 febbraio. ...
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veglia liturgica Forma di preghiera notturna, già conosciuta nella tradizione della Chiesa, e ripristinata dalla riforma liturgica voluta dal concilio Vaticano II nella liturgia delle ore (o celebrazione [...] dell’ufficio divino). Durante la v. si dice l’ufficio della lettura della domenica, o della solennità o della festa, come si trova nel libro della liturgia delle ore fino alle letture comprese, con l’aggiunta dei cantici indicati nell’appendice del ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere:...
festivo
agg. [dal lat. festivus «piacevole, allegro, leggiadro», der. di festus «festivo»]. – 1. a. Di festa, delle feste: giorni feriali e giorni f.; giorno f. a tutti gli effetti civili, agli effetti cioè previsti dalla legge. b. Che si...