DE ROSSI, Bastiano
Maria Daniela Zampino
Nacque a Firenze, presumibilmente intorno al 1550-60, e vi trascorse gran parte della vita. Membro della Accademia Fiorentina, se ne distaccò ben presto costituendo [...] ciò che accadde quando "dal granduca fu dato il cenno" e si levarono le cortine. Il granduca, mecenate, regista e spettatore ad un tempo, si preoccupa che anche la cronaca della festa metta in rilievo la centralità della sua presenza. Se già dal ...
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BERTATI, Giovanni
Vittorio Frajese
Nacque il 17 luglio 1735 da Girolamo e da Pierina, a Martellago (Treviso). Il nobile Antonio Grimani, presso il quale il padre era occupato come agente di campagnai [...] di una Serenata per musica, in occasione di una festa da ballo data l'11 giugno nel Teatro di S , 469, 471, 473 s.; G. Macchia, Di alcuni precedenti del "Don Giovanni" di Mozart e Da Ponte, in Studi in onore di P. Silva, Firenze 1956, pp. 173, 181 s., ...
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di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] che divide la frase subordinata dalla reggente. Così, nell’incipit leopardiano:
(3) Dolce e chiara è la notte, e senza vento (Giacomo Leopardi, “La sera del dì di festa”)
la figura della sinalefe si inarca sopra i margini dell’➔epifrasi, con la quale ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] avrai perenne vita”, vv. 13-14).
La sinestesia è preminente in ➔ Giacomo Leopardi, ad es. nel primo verso de “La sera del dì di festa”, dove riprende l’aggettivo dolce («Dolce e chiara è la notte e senza vento»), o in molti altri canti con molteplici ...
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Andersen, Hans Christian
Maria Saitta
Un nuovo modo di scrivere novelle
Il danese Hans Christian Andersen fu uno dei grandi autori di fiabe dell'Ottocento, un periodo di intensa ripresa, in tutta Europa, [...] grandi onori e si illuminò a festa per accogliere una sua visita.
Nelle sue opere si riflettono le esperienze e le cosa più preziosa dell'intera casa: "Ora conosceva il proprio cuore e a chi apparteneva. Ma quando l'incendio si spense, pensò: " ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] di tua vita il più bel fiore
(“Il passero solitario”, vv. 15-16)
(8) Tutto è pace e silenzio, e tutto posa
il mondo, e più di lor non si ragiona
(“La sera del dì di festa”, vv. 38-39)
(9) allor che all’opre femminili intenta
sedevi, assai contenta
di ...
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CAPRANICA, Luigi
Alessandra Briganti
Nato a Roma il 13 nov. 1821 dal marchese Bartolomeo e Flaminia dei principi Odescalchi, compì gli studi nel collegio di Propaganda Fide. Poi, in contrasto col desiderio [...] varia e cosmopolita. Nascevano così Donna Olimpia Panfili,storia del secolo XVII (Milano 1868); La festa delle Milano 1875); Racconti (L'amore di Dante; Sopra una tomba; La festa delle Marie; Milano 1877); Papa Sisto (Milano 1877); Re Manfredi (Milano ...
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L’epifrasi (dal gr. epíphrasis, formato da epí «su, sopra» e phrásis «parola, locuzione», nel senso di «parola aggiunta») è una figura retorica di tipo sintattico e di pensiero, che consiste nello spostare [...] “L’infinito”, in Canti, vv. 1-2; l’epifrasi è messa in rilievo dal fatto che il verbo è al singolare)
(b) Epifrasi di elementi predicativi
Dolce e chiara è la notte e senza vento
(Leopardi, “La sera del dì di festa”, in Canti, v. 1)
(c) Epifrasi dell ...
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Giunone
Emanuele Lelli
Protettrice della vita femminile e sposa di Giove
Antica patrona del mondo femminile e custode del matrimonio, Giunone è sposa di Giove e, come tale, regina degli dei. Ma le continue [...] , cui potevano partecipare anche le schiave.
Il primo di marzo, nelle feste Matronali, si ricordavano le donne sabine che, nella leggenda, avevano riconciliato i Romani e i Sabini dopo la famosa vicenda del loro rapimento organizzato da Romolo ...
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Hawthorne, Nathaniel
Valerio Massimo De Angelis
Sogni e incubi d'America
Nel saggio introduttivo al suo romanzo-capolavoro La lettera scarlatta, Nathaniel Hawthorne, scrittore statunitense vissuto nell'Ottocento, [...] senso del passato
Nathaniel Hawthorne nasce il 4 luglio (il Giorno dell'indipendenza, festa nazionale statunitense) del 1804 a Salem, nel Massachusetts, e discende da un'illustre famiglia puritana, nella cui storia ricorrono però episodi di violento ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere:...
festivo
agg. [dal lat. festivus «piacevole, allegro, leggiadro», der. di festus «festivo»]. – 1. a. Di festa, delle feste: giorni feriali e giorni f.; giorno f. a tutti gli effetti civili, agli effetti cioè previsti dalla legge. b. Che si...