Prelato di nobiltà franca (n. 616 circa - m. presso Arras 679-80), nipote di Didone, vescovo di Poitiers, che lo creò arcidiacono, poi abate di Saint-Maixent (653), e vescovo di Autun (659). Molto influente [...] morte di questo (670) sostenne contro Ebroino, prefetto del Palazzo, l'elezione di Childerico II a re di Neustria e di Borgogna. Caduto in disgrazia e imprigionato, fu messo in libertà alla morte di Childerico; ma Ebroino lo fece arrestare di nuovo ...
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Nome di sante. 1. Fede, Speranza e Carità (gr. Πίστις, 'Ελπίς, 'Αγάπη; lat. Fides, Spes, Carĭtas): nome delle tre figlie di s. Sofia (gr. Σοϕία; lat. Sapientia), vergini e martiri già venerate in Roma [...] . 2. Fede (lat. Fides; fr. Foy; ted. Getreu): vergine e martire; secondo atti leggendarî del sec. 8º-9º, sotto Massimiano fu decapitata in Agen; qui più tardi (fine sec. 5º) in onore suo e di s. Caprasio fu eretta una basilica. Festa, 6 ottobre. ...
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Nome di varî santi. Il più antico è supposto primo vescovo di Rouen (ma manca nelle liste episcopali) dove fu mandato da s. Clemente romano, e martirizzato con Quirino e Scubicola, discepoli di s. Dionigi, [...] storici furono un vescovo di Die che partecipò al concilio di Nicea (325), festa, 20 aprile; e un altro, vescovo di Reims, martirizzato con la sorella Eutropia e altri cristiani in seguito a un'incursione barbarica nel sec. 5º (Vandali, 406 ...
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Vanno ricordati: 1. Arcivescovo (m. 665 circa) di Braga; eremita, ebbe molti discepoli con i quali fondò il monastero di Complutum (Alcalá de Henares) per il quale, e per le due regole monastiche (la communis, [...] celebre Pactum, professione di vita religiosa, e la Regula monachorum), si meritò l'appellativo di "padre del monachismo spagnolo"; si hanno di lui anche un paio di lettere; ne scrisse la vita il discepolo s. Valerio. Festa, 16 aprile. 2. Vescovo di ...
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(gr. Δία) Nome di una dea (di-u-ja; di-wi-ja) nelle tavolette micenee di Pilo e Cnosso. Si pensa che in origine fosse una figura femminile di Zeus, tuttavia già affiancato in quel pantheon da Era. Testimonianze [...] D. si hanno in Panfilia e nel Peloponneso.
Nella religione romana, Dea D. è una divinità protettrice della fertilità un tempio di cui restano ruderi. Al suo culto erano addetti gli Arvali che la celebravano in maggio nella festa degli Ambarvalia. ...
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Nome di un santo e due beati: 1. B. Scotivoli (o Scottivoli; anche: di Scotivoglio), santo (n. forse Ancona - m. Osimo 1282); arcidiacono di Ancona, amministratore, quindi (1264) vescovo di Osimo e rettore [...] (1267) della Marca; canonizzato, secondo la tradizione, da Martino IV, ebbe culto in Osimo, di cui è protettore, già nel 1308; festa, 22 marzo. 2. B. da Gubbio, beato (m. Corneto, Puglia, 1232), francescano; compagno dal 1222 di s. Francesco, già ...
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Il primo compagno (Villaret, Savoia, 1506 - Roma 1546) d'Ignazio di Loyola. Fu lui a dare il nome alla Societas Iesu, e, unico già sacerdote, ad accogliere i voti dei primi compagni. Trasferitosi a Roma [...] ; richiamato per partecipare al Concilio di Trento, moriva pochi giorni dopo l'arrivo a Roma. Lasciò un Memoriale e alcune lettere e scritti. Beatificato da Pio IX (1862), è stato canonizzato da papa Francesco il 17 dicembre 2013. Festa 1° agosto. ...
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Nome di due santi. 1. Re della Northumbria (n. 605 circa - m. Maserfelth 642), figlio di Etelfredo di Northumbria, dopo la morte di questi, privato del regno da Edwin, si rifugiò nel monastero di Iona, [...] si adoperò per la diffusione del suo nuovo credo. Fu sconfitto e ucciso nella battaglia di Maserfelth (od. Oswestry) dal re pagano della Mercia, Penda; venerato come martire; festa, 5 agosto. 2. Monaco benedettino (m. 992); vescovo di Worcester (961 ...
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Il più noto dei 7 salmi penitenziali (Salmo 50), così detto dalla parola con cui ha inizio nella versione latina della Vulgata (Miserere mei, Deus, secundum …).
I primi canti sul testo del M. risalgono [...] al Cinquecento (C. Festae altri): essi sono polifonici (a 2 cori, l’uno a 5 e l’altro a 4 voci), alternati con recitativi del restante testo liturgico. Celebre il Miserere di G. Allegri, eseguito esclusivamente nella Cappella Sistina e trascritto a ...
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purìm Festa ebraica («le sorti»), che si celebra nei giorni 14 e 15 del mese di ădār. Trae origine, secondo la narrazione del libro biblico di Ester, dal pericolo corso dagli Ebrei in Persia: il ministro [...] salvezza sarebbe stato inserito su preesistenti celebrazioni persiane o babilonesi del capodanno. Nella festa si legge il libro di Ester, accompagnandolo con canti e benedizioni; vi è inoltre l’uso di scambiarsi doni e di farne ai poveri, banchettare ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere:...
festivo
agg. [dal lat. festivus «piacevole, allegro, leggiadro», der. di festus «festivo»]. – 1. a. Di festa, delle feste: giorni feriali e giorni f.; giorno f. a tutti gli effetti civili, agli effetti cioè previsti dalla legge. b. Che si...