Periodo dell’anno antecedente la quaresima (il nome deriva dall’espressione latina carnem levare «toglier la carne»), la cui data di inizio è, secondo alcuni, il giorno di S. Stefano, ma per i più il 17 [...] gennaio. Non di rado la festa si limita agli ultimi 3 giorni, o addirittura al martedì grasso, che precede il mercoledì delle ceneri e chiude il carnevale. Nelle chiese di rito ambrosiano, invece, il c. termina con la prima domenica di quaresima, ...
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(lat. Ceres)
Religione
Antica divinità italica e romana dei campi, soprattutto nel loro aspetto di produttori di grano; connessa linguisticamente con il dio Cerus, nel culto è invece strettamente associata [...] suo flamine (flamen cerialis), sue sacerdotesse, la festa, Cerealie, celebrata il 19 aprile, e i ludi ceriales dal 12 al 19 aprile. greci rappresentanti le nozze di Persefone (figlia di Demetra) e Plutone. Il culto di C. fu sempre in relazione con ...
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Religiosa (sec. 13º - 14º) la cui biografia è incerta e legata alla testimonianza di fra Paolo Attavanti (m. 1499) nei due scritti: Dialogus de origine Ordinis e Paulina praedicabilis. Convertita dalla [...] - sempre secondo la tarda tradizione della Paulina praedicabilis - è legata a un miracolo eucaristico: G. avrebbe chiesto di l'ostia (non potendola inghiottire per timore del vomito) e l'ostia, posata sul suo petto, sarebbe sparita mentre ...
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Ecclesiastico (Aquileia prima del 750 - Cividale 803). Già noto come letterato e grammatico, dopo il 774 fu chiamato alla corte imperiale di Carlomagno, ove spiccò per la sua vena poetica (ma non tutte [...] di Toledo nei Concilî di Ratisbona (792) e di Francoforte sul Meno (794), e contro di lui scrisse il Libellus sacrosyllabus. Contro tenne un concilio provinciale a Cividale sulla questione del Filioque. Festa, in antico, 11 gennaio; oggi, 9 febbraio. ...
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Romano (m. 855), protetto da Gregorio IV e fatto cardinale da Sergio II, successe a quest'ultimo (847) e fu consacrato senza la ratifica imperiale di Lotario. La minaccia incessante dei Saraceni, che avevano [...] Paolo e S. Pietro, lo indusse a fortificare Roma: restaurò le mura aureliane e creò la "città leonina", circondando S. Pietro e il Costantinopoli, e Gregorio Asbestas, vescovo di Siracusa, riaffermando i diritti superiori della Chiesa di Roma e il ...
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Cavallo bianco presentato dal re di Napoli al pontefice in segno di vassallaggio. L’uso risaliva a Carlo d’Angiò, che per ottenere il regno di Manfredi di Svevia si impegnò a un censo annuo di 8000 once [...] al dono della c. nella festa dei ss. Pietro e Paolo. L’usanza durò fino al 1788, quando Domenico Caracciolo dispose l’offerta del solo censo. Nel 1855 Ferdinando II fu esonerato da ogni omaggio e tributo, dietro il versamento a Pio IX di 10.000 scudi ...
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Messaggio dell’angelo Gabriele a Maria, a Nazareth, per annunciarle l’Incarnazione del Verbo. Maria acconsente, dichiarandosi serva (ancilla) del Signore (Luca 1, 26-38); in quel momento, secondo l’opinione [...] unanime dei teologi, «il Verbo si fece carne e abitò fra di noi» (Giovanni 1, 14). La data della festa al 25 marzo, testimoniata dal sec. 7°, fu fissata in correlazione con quella del Natale, con l’idea che l’Incarnazione, come la creazione del mondo ...
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Commediografo e poeta (Venezia 1849 - Roncade 1901); deputato alla XX legislatura e sindaco di Venezia (1890-95). Scrisse commedie in lingua e in dialetto (La bozeta de l'ogio, 1871; I Recìni da festa, [...] 1876, la sua migliore e più fortunata; Pessi fora de acqua, in collab. con G. Gallina, 1882), e vivaci versi pure dialettali, tra cui la notissima Regata. S. fu l'ideatore delle biennali d'arte che si tengono tuttora a Venezia. ...
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Protagonista di una celebre fiaba d'origine popolare. C. è una fanciulla maltrattata dalla matrigna e dalle sorellastre che, con l'aiuto di una fata, prende parte a una festa di corte: il principe se ne [...] innamora e poi la rintraccia, grazie alla scarpetta da lei smarrita. Dalla vicenda hanno tratto ispirazione scrittori (C. Perrault, J. e W. Grimm) e musicisti (G. Rossini, S. Prokof´ev). ...
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Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici [...] di B. Tobia (Una patria per gli italiani, 1991), di U. Levra (Fare gli italiani, 1992) e di I. Porciani (La festa della nazione, 1997). A essi hanno fatto seguito ricerche più direttamente impegnate nella ricostruzione delle connotazioni fondamentali ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere:...
festivo
agg. [dal lat. festivus «piacevole, allegro, leggiadro», der. di festus «festivo»]. – 1. a. Di festa, delle feste: giorni feriali e giorni f.; giorno f. a tutti gli effetti civili, agli effetti cioè previsti dalla legge. b. Che si...