CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] de l'identité en Afrique et ailleurs, Paris: Payot, 1990 (tr. it.: Logiche meticce. Antropologia dell'identità in Africa e altrove, Torino: Bollati Boringhieri, 1999).
Amselle, J.-L., Vers un multiculturalisme français. L'empire de la coutume ...
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Società multiculturale
Göran Therborn
Origini e usi del concetto
'Multiculturalismo' e 'multiculturale' sono termini coniati di recente, ma i fenomeni che essi designano sono tutt'altro che nuovi. In [...] Olandesi e dai Tedeschi, esistono circa 750 lingue diverse (secondo altre stime il loro numero arriva a mille), e in Africa si registrano 1.200 popoli o gruppi etnici diversi.
Dopo la divisione o l'unificazione artificiale dei territori e dei popoli ...
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(App. IV, I, p. 138)
Consolidamento specialistico e revisionismo critico segnano la vicenda delle scienze etno-antropologiche negli ultimi vent'anni. La sinonimia dei termini antropologia (in senso culturale [...] 1979); G. A. Lewis, Knowledge of illness in a Sepik society, ivi 1975; T. Ranger, Dance and society in Eastern Africa, ivi 1975; R. Wagner, The invention of culture, Chicago 1975; E. O. Wilson, Sociobiology. The new synthesis, Cambridge (Mass.) 1975 ...
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Società multietnica
di Roberto De Angelis
l'appartenenza etnica
Tutti gli Stati nazionali moderni possono essere considerati delle s. m., in quanto comprendono nel loro territorio, in diversa misura, [...] soprattutto nel 19° sec. e nei primi decenni del 20° sec. e quelli diretti verso l'Europa dalle ex colonie dell'Africa e dell'Asia per la ricostruzione industriale dopo le rovine della Seconda guerra mondiale. Ancora di natura assai diversa sono le ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] di tempo molto lungo, e secondo alcuni archeologi in Europa si affermò soltanto intorno ai 25.000-20.000 anni fa. In Africa il passaggio dalla età della pietra media a quella superiore avvenne solo 20.000 anni fa circa. Ma se il Paleolitico superiore ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] larga diffusione. Gli Europei importarono i cereali, la canna da zucchero, il caffè (all’inizio del 18° sec., dall’Africa). Per molto tempo l’agricoltura ha avuto importanza minore rispetto all’attività estrattiva (negli altopiani) e all’allevamento ...
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segmento Tratto di linea compreso tra due punti o tratto di un corpo qualsiasi compreso fra due estremi; anche, parte più o meno grande tagliata da un determinato oggetto o corpo.
Antropologia
In antropologia [...] sui Tallensi del Ghana, di P. e L. Bohannan sui Tiv o di E. Gellner sulle società tribali dell’Africa settentrionale presentano un modello preciso di organizzazione sociopolitica di società acefale, prive cioè di una struttura centralizzata di potere ...
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Antropologia
L’operazione e l’attività di raccogliere i frutti della terra e degli alberi.
L’acquisizione di prodotti alimentari spontanei dall’ambiente ha costituito la principale fonte di cibo per gran [...] fino al Paleolitico superiore: negli altri continenti la r. rimase più a lungo; sopravvivono popoli raccoglitori in Africa centrale, Malacca, Filippine, Australia, Brasile, Chaco.
economia R. del risparmio Operazione di acquisizione di fondi alla ...
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Antropologo inglese (Londra 1919 - Cambridge 2015). Tra i maggiori antropologi del 20° sec., è autore di ricerche che possono essere distinte, senza discontinuità cronologica, in due fasi. La prima comprende [...] interface between the written and the oral (1987); The culture of flowers (1993); The expansive moment. Anthropology in Britain and Africa 1918-1970 (1995); The East and the West (1996); L'homme, l'écriture et la mort. Entretiens avec Pierre-Emmanuel ...
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Centro abitato di modesta entità. In etnologia rappresenta una forma elementare dell’abitato umano stabile e si differenzia, come tale, dall’accampamento, sede transitoria delle popolazioni nomadi. Il [...] le società segrete ecc. Nelle regioni abitate da gruppi bellicosi, i v. sono spesso cintati da siepi spinose o da muri di pietre o d’argilla. Caratteristici i v. fortificati (pa) della Nuova Zelanda, e quelli (yiri) dei Mossi dell’Africa occidentale. ...
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africa
àfrica (non com. àffrica) s. f. [dal nome proprio geografico Africa]. – Nell’industria tessile, armatura del tipo saia o diagonale a un solo dritto, usata spec. per i tessuti di cotone che furono detti tele d’Africa perché adoperati...
africano
(ant. affricano) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Africanus]. – 1. Dell’Africa: il territorio a.; le popolazioni a.; le ex colonie a.; Mare A., settore del Mediterraneo compreso tra la Sicilia, la Tunisia, la Tripolitania e il mar I0nio....