RICCI, Vincenzo, marchese
Uomo politico, nato a Genova il 17 maggio 1803, morta ivi il 17 maggio 1868. Laureatosi in leggi all'università di Torino (19 maggio 1824), iniziò subito servizio d'avvocatura generale, presso il R. Senato del Piemonte, poi presso il Senato di Genova. Il 3 gennaio 1838 fu promosso sostituto avvocato generale del Senato di Casale; ma non accettò l'ufficio, preferendo dedicarsi all'avvocatura e coltivare gli studî storici. Negli anni successivi fu amministratore della magistratura della Misericordia e membro del corpo decurionale di Genova. Agli albori delle riforme costituzionali fece parte di quella commissione di patrioti genovesi che si recò a Torino per chiedere a Carlo Alberto (che però non volle riceverla) l'espulsione dei gesuiti e riforme liberali. Eletto deputato alla I legislatura del Parlamento Subalpino, e riconfermato sempre nelle legislature successive fino alla IX, fu chiamato a far parte del gabinetto Balbo (16 marzo-27 luglio 1848) come ministro dell'Interno, poi in quello Casati (27 luglio-13 agosto) come ministro delle Finanze, continuando a disimpegnarne le funzioni anche nel gabinetto Gioberti (10 dicembre 1848-21 febbraio 1849). D'allora in poi si occupò di affari amministrativi e di studî storici, come membro, poi vicepresidente della società di storia patria per la Liguria.
Bibl.: F. Donaver, Un episodio della vita di V. R., in Giornale ligustico, 1896; id., Il ministro V. R., in Rass. nazionale, 1898; id., Nel tempio del Risorgimento, ibid., 1914; P. Negri, V.R. e Il gesuita moderno, in Rass. stor. del Risorgimento, 1921.