ricchezza
Quantità di risorse economiche accumulate da un individuo o da un intero Paese fino a una certa data. Per questa ragione, la r. è definita come una grandezza ‘stock’, da non confondere con un’altra grandezza ‘flusso‘ molto importante: il reddito, che designa l’insieme dei beni e servizi prodotti in un Paese in un determinato periodo di tempo, per es. un trimestre (reddito nazionale); oppure le entrate conseguite da un individuo in un certo periodo, per es. un anno (reddito individuale).
La r. può essere detenuta in diverse forme e indica l’insieme di attività finanziarie possedute da un individuo o da una collettività. Gli strumenti che compongono la r. finanziaria possono differire tra loro per il rendimento atteso, per il rischio e per la liquidità. La scelta della composizione della r. finanziaria è oggetto della teoria di portafoglio (➔), che illustra come un operatore razionale cerchi di combinare al meglio i mezzi finanziari in cui investe, tenendo conto delle sue preferenze e degli strumenti disponibili sul mercato. La r. reale è invece l’insieme delle attività reali detenute da un individuo o da una collettività, a partire da immobili e terreni. Rispetto a quella finanziaria, questa forma di r. si caratterizza per la scarsa liquidità: la vendita di una casa è un processo assai più lungo e costoso rispetto a quella di un titolo (azione, obbligazione) scambiato sui mercati finanziari. D’altra parte, la r. reale presenta il vantaggio che il suo valore non viene intaccato da un eventuale processo inflazionistico, mentre quella finanziaria subisce l’erosione dovuta all’inflazione. Con riferimento a un Paese, la r. reale comprende le sue strutture produttive (impianti industriali) e le infrastrutture: strade, ferrovie, reti informatiche. Queste risorse sono frutto degli investimenti passati: il loro livello e la loro qualità condizionano in modo cruciale le possibilità di generare redditi futuri e crescita economica. Anche per un individuo, la r. accumulata dipende dai risparmi e dagli investimenti effettuati in passato.
Sia la r. finanziaria sia quella reale sono soggette a oscillazioni di valore nel tempo. In particolare, alcune forme di investimento finanziario, come le azioni e i titoli di debito quotati in borsa, possono andare incontro a variazioni molto repentine, e dare luogo al cosiddetto effetto ricchezza. Ciò avviene quando le oscillazioni del valore della r. si riflettono sul livello dei consumi, per es. allorché il valore delle azioni si riduce, e coloro che hanno investito una quota rilevante della loro r. in azioni sono indotti a diminuire i loro consumi per compensare il fatto di essere diventati più poveri. Tale comportamento può peraltro avere effetti pro-ciclici se, per es., mentre la borsa scende, scontando una fase negativa del ciclo economico, il suddetto decremento dei consumi aggrava la fase congiunturale già debole.
Un’importante forma di r. è quella umana. Per un individuo, il ‘capitale umano’ consiste nella qualità dell’istruzione ricevuta e nelle esperienze lavorative maturate nel corso del tempo, oltre che, naturalmente, nelle sue doti naturali (per es. la salute) e le capacità personali (per es. l’intelligenza, ma anche le conoscenze e le competenze ricevute in famiglia). Lo stesso vale a livello aggregato, cioè con riferiomento a un intero Paese. Anche la r. umana, al pari di quella reale e finanziaria, dipende dagli investimenti fatti in passato. Per accrescere il proprio capitale umano, una persona deve fare esperienze professionali, frequentare la scuola e l’università e così via, rinunciando per un certo periodo di tempo al reddito che potrebbe ottenere lavorando. Analogamente, una nazione può migliorare la qualità del suo capitale umano investendo risorse nell’istruzione e nei programmi di formazione all’interno dei luoghi di lavoro e altrove.