MUTI, Riccardo
Direttore d'orchestra italiano, nato a Napoli il 28 luglio 1941. Avviato alla musica in tenera età, dopo un primo approccio col violino studiò il pianoforte a Bari, dove fu incoraggiato da N. Rota, e successivamente a Napoli. Qui si diplomò alla scuola di V. Vitale dopo aver compiuto gli studi classici ed essersi iscritto alla facoltà di lettere e filosofia dell'università di Napoli. Trasferitosi a Milano, si diplomò in composizione con B. Bettinelli e in direzione d'orchestra con A. Votto. Già rivelatosi come direttore negli anni del conservatorio, nel 1967 M. vinse il premio Cantelli iniziando una carriera che lo ha portato in breve tempo a figurare, anche su piano internazionale, fra i più prestigiosi interpreti.
Dopo l'esordio con l'orchestra della Rai di Milano nel 1968, l'anno successivo fu nominato direttore stabile dell'orchestra del Maggio musicale fiorentino e nel 1972 esordì con Don Pasquale di Donizetti al Festival di Salisburgo, dove in seguito è tornato ogni anno come direttore di opere e di concerti. Nel 1974, succedendo a O. Klemperer, fu nominato direttore stabile della New Philarmonia Orchestra di Londra; nel 1975 compì una lunga tournée di concerti in Giappone con la Filarmonica di Vienna; nel 1977 è stato chiamato a dirigere, come primo direttore ospite, l'orchestra sinfonica di Filadelfia.
Nel frattempo il nome di M. si è legato a importanti realizzazioni, specialmente al Maggio musicale fiorentino, dove ha presentato le edizioni integrali del Guglielmo Tell di Rossini, della Forza del destino e dei Vespri siciliani di Verdi, dell'Africana di Meyerbeer, ecc. Ospite consueto delle più grandi orchestre sinfoniche del mondo, il suo repertorio spazia da Vivaldi ai contemporanei, pur evitando ogni forma di sperimentalismo; particolarmente versato nell'interpretazione del melodramma italiano, è considerato anche un originale e attendibile interprete mozartiano. Memorabili le edizioni da lui dirette di Orfeo ed Euridice di Gluck e di Nabucco di Verdi con la regia di L. Ronconi. È attivissimo anche in campo discografico.