RICCARDO II principe di Capua e Aversa
Successo (1090) a Giordano, suo padre, in età minore, sotto la reggenza della madre, fu dopo un anno con questa e coi fratelli espulso da Capua da una rivolta longobarda e costretto a rifugiarsi in Aversa. Da allora il principato, smembrato tra più signori, travagliato da lotte interne e dall'anarchia, entrò in un periodo di decadenza da cui non si rialzò mai più. R. lo ricuperò nel 1098. Ma il mezzo a cui ricorse per il riacquisto fu l'opera sua di maggior conseguenza. Ché per esservi aiutato dal duca di Puglia e dal gran conte di Sicilia, nell'uno dovette riconoscere l'alto sovrano del principato; all'altro dovette cedere i suoi pretesi diritti sul ducato di Napoli. Gli ultimi anni li passò in guerra col proprio fratello Roberto, che, lui morto (1106), gli successe.
Bibl.: F. Chalandon, Hist. de la domination Normande, ecc., Parigi 1907; M. Schipa, Il Mezzogiorno anteriormente alla monarchia, Bari 1923.