JAIMES FREYRE, Ricardo
Poeta boliviano, trasferitosi in Argentina alla fine del sec. XIX;. insegnante di letteratura al Collegio nazionale di Tucumán
A Buenos Aires strinse amicizia poetica con Rubén Darío, insieme col quale affinò la sua indole lirica attraverso l'esperienza dei simbolisti e dei decadentisti, con simpatie dannunziane e preraffaellite. Nel suo primo volume di liriche (Castalia Bárbara, Buenos Aires 1899) J.F. rivelava la sua sensibilità "modernista", aristocratica, delicata, eppure di potente respiro. Nella predilezione di miti lontani ed esotici, egli proiettava il suo squisito intellettualismo estetico, riecheggiato con eguale vigore nell'altra raccolta: Los sueños son vida (Buenos Aires 1917). Espose la sua particolare concezione della metrica - la sua lirica è piena di originalissime innovazioni ritmiche - nelle Leyes de la versificación castellana (1912). I poeti giovani avvicinarono il suo nome a quello di Rubén Darío. Sono opera di studioso: Tucumán en 1810 (1909), Historia de la República de Tucumán (1911), El Tucumán del siglo XVI (1914) e altre ricerche su analoghi argomenti storici.