VEGA, Ricardo de la
Poeta comico spagnolo nato il 7 febbraio 1839 a Madrid, ivi morto il 22 giugno 1910. Figlio di Ventura de la Vega (v.), si dedicò giovanissimo alla letteratura e all'arte drammatica, lavorando come dilettante nei teatri aiistocratici della capitale, mentre copriva un ufficio burocratico.
Coltivò specialmente il sainete e la zarzuela, nel qual genere fu uno dei maestri piìi giustamente popolari, legittimo erede di Ramón de la Cruz.
Capolavori suoi e del teatro comico spagnolo sono Pepa la frescachona e La Verbena de la Paloma, veri sainetes tradizionali. Quest'ultima è la più tipica di tutte le composizioni analoghe: quadro pittoresco di quartieri e tipi popolareschi madrileni. La prima rappresentazione (1894) fu un trionfo, dovuto in parte anche alla perfetta armonia tra il libretto di R. de la V. e la musica di Bretón. Tutte le sue commedie, del resto, sono vive, divertenti, genuinamente spagnole; ammirevoli per íl color locale, l'artistico verismo, la grazia del dialogo, l'osservazione acuta e picaresca infiorata di temperata ironia. Oltre ai lavori citati, sono degni di menzione i seguenti: La canción de la Lola; A casarse tocan; El señor Luis el tumbón; De Getafé al paraíso; Amor engendra desdichas A los toros!; El año pasado por agua; Al fin se casa la Nieves; Aquí va a haber algo gordo; Los dos primos; El café de la Libertad; La viuda del interfecto; Los cuatro sacristanes; El perro del capitán; El tercer aniversario; Los baños de Manzanares; El galán incógnito; La función de mi pueblo; La abuela; Providencias judiciales; Sociedad de baile; Acompaño a usted en el sentimiento; En busca de un diputado; El caballo del señorito, ecc.