• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

RIBOTTI di MOLIERES, Ignazio

di Mario Menghini - Enciclopedia Italiana (1936)
  • Condividi

RIBOTTI di MOLIERES, Ignazio

Mario Menghini

Patriota e generale, nato a Nizza il 19 novembre 1809, morto a Brigne nel 1865. Destinato alla carriera militare, nel 1830 era sottotenente nell'esercito sardo. Insieme con il Brofferio, i due Durando, il Montezemolo, ecc., fece parte di quella società segreta detta dei Circoli, che nel 1831 stese un indirizzo a Carlo Alberto. Arrestato, ma presto liberato e mandato in esilio, fu a Parigi, in Inghilterra, in Portogallo, dove combatté nella guerra in favore di don Pedro col grado di sottotenente, poi in quella di Spagna col grado di capitano. Si trovava a Valenza, quando Nicola Fabrizi lo scelse a capitanare il moto italiano del 1843. Percorse la Sicilia e l'Italia meridionale, non ricevendo buona impressione degli elementi rivoluzionarî di Napoli. A Livorno si abboccò con Alessandro Cipriani, il quale gli consegnò 17.000 lire per assoldare ufficiali italiani che avevano combattuto in Spagna, dove andò subito dopo, e il 18 agosto 1843 era di nuovo a Livorno recando con sé il Martelli, il Cucchiari, il Montezemolo, ecc. Colà seppe che il Comitato rivoluzionario toscano era in pieno disaccordo; ciò nonostante, penetrò in Romagna, s'intese con i fratelli Muratori, che furono i principali rappresentanti del moto di Savigno, e l'8 settembre, accordatosi in Bologna con un gruppo d'insorti, marciò su Imola, col proposito di catturare tre alti personaggi della Chiesa (il card. Amat, il card. Falconieri e il futuro Pio IX, allora vescovo di quella città). Fallito quell'audace tentativo, il R. tornò in Spagna, ma nell'ottobre del 1847 era di nuovo in Italia, e dopo breve dimora in Toscana, all'annunzio che Palermo era insorta (12 gennaio 1848), accorse in Sicilia e da quel governo provvisorio fu mandato a difendere Messina in qualità di colonnello comandante di quella provincia, quindi in Calabria, che era insorta nel giugno, guidando una schiera di settecento patrioti siciliani. La sua azione militare colà fu argomento di aspre critiche. Fallito quel moto rivoluzionario, il R. s'imbarcò per Corfù, ma in mare fu catturato con altri profughi dalla nave da guerra borbonica Stromboli e condotto prigioniero a Napoli, dove fu rinchiuso in Sant'Elmo. Liberato nel 1854, andò in Piemonte, dove fu organizzatore di quella legione italiana che avrebbe dovuto combattere in Crimea, ma che rimase invece inoperosa a Malta. Tornato in Piemonte, s'iscrisse alla Società nazionale italiana del La Farina, e durante la guerra del 1859 ebbe incarico dal Cavour di recarsi segretamente a Parma, poi a Massa per attendere gli avvenimenti. Ivi formò il corpo detto dei Cacciatori della Magra, e dopo Villafranca fu dal Farini, che lo promosse maggior generale, incaricato di organizzare i volontarî parmensi. Terminò la sua carriera militare come comandante la divisione di Modena.

Bibl.: C. Rovigni, I. R., in Riv. militare, 1866.

Vedi anche
Spedizione dei Mille Spedizione garibaldina che, abbattendo il Regno delle Due Sicilie, diede la spinta decisiva alla formazione dell’unità d’Italia. Il primo ideatore dell’impresa, F. Crispi, propose la spedizione a G. Garibaldi, che accettò di capitanarla a condizione che il terreno fosse preparato da una rivolta in Sicilia. ... Ferdinando II di Borbone re delle Due Sicilie Figlio (Palermo 1810 - Caserta 1859) di Francesco I, salì al trono nel 1830. Abile e onesto amministratore, fu gelosissimo dell'indipendenza del regno e finì per giungere a un isolamento internazionale che si rivelò pernicioso. Vita e attività. Nel 1827 divenne capitano generale dell'esercito e l'8 nov. ... Garibaldi, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe. - Patriota, generale e uomo politico (Nizza 1807 - Caprera 1882). Dopo aver aderito alla Giovine Italia e preso parte a moti insurrezionali in Italia, visse alcuni anni (1835-48) in America, combattendo per l’indipendenza in vari paesi. Rientrato in Italia, partecipò al governo provvisorio ... Calabria Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.080 km2, 409 Comuni e una popolazione di 2.043.288 ab. al censimento del 2001 (1.998.052 nel 2007; densità 133 ab./km²). Comprende le province di Catanzaro (capoluogo regionale), ...
Altri risultati per RIBOTTI di MOLIERES, Ignazio
  • RIBOTTI DI MOLIÈRES, Ignazio
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 87 (2016)
    RIBOTTI DI MOLIERES, Ignazio Piero Del Negro RIBOTTI DI MOLIÈRES, Ignazio. – Nacque a Nizza (allora Nizza marittima) il 12 novembre 1809 da Filippo Andrea, quinto conte di Valdiblora (Valdeblore) e di Molliera (Molières o Mollières), e da Serafina Rossetti, sua seconda moglie. I Ribotti, una famiglia ...
  • Ribòtti di Molières, Ignazio
    Enciclopedia on line
    Patriota e generale (Nizza 1809 - Briga, Svizzera, 1865). Ufficiale dell'esercito sardo, fu coinvolto nella congiura della società segreta Cavalieri della libertà e fu per questo arrestato e costretto all'esilio (1831). Combatté nelle file dei liberali prima in Portogallo (1832-35), poi in Spagna (1836-40). ...
Vocabolario
ribòtta
ribotta ribòtta s. f. [dal fr. ribote, nella locuz. faire ribote, der. di riboter, alteraz. di ribauder «fornicare», der. di ribaud «dissoluto, ribaldo»], non com. – Allegra riunione di più amici per mangiare e bere insieme (sinon. quindi...
ignaziano
ignaziano agg. – Relativo a un santo di nome Ignazio: l’epistolario i., quello di s. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire a Roma all’epoca dell’imperatore Traiano. Più comunem., di s. Ignazio di Loyola (1491-1556), anche con riferimento...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali