ribadire
Appare solo in If XXV 8, dove una serpe si avvolge alle braccia di Vanni Fucci e lo lega ribadendo sé stessa sì dinanzi, / che non potea con esse dare un crollo (alcuni codici portano la variante ribattendo).
Il verbo propriamente vale " ritorcere " la punta del chiodo uscita dalla parte opposta della tavola e conficcarla nella medesima. Qui vuol precisare che il serpente si avviticchia strettamente alle braccia del peccatore con più giri (Cesari), o comunque che " gli si fa quasi anello alle braccia " (Tommaseo), annodando la testa alla coda. Come fonte dell'immagine si cita Aen. II 218-219 " bis medium amplexi, bis collo squamea circum / terga dati superant capite et cervicibus altis ".