riardere
In due sole occorrenze del Purgatorio, ambedue nelle forma ‛ riarso ', in rima. In XXVII 4 l'onde in Gange da nona riarse (con costruzione del tipo di ablativo assoluto: v. Petrocchi, ad l.), l'espressione designa l'ora in cui le acque del Gange risultano " infocate " dal mezzogiorno.
Con valore traslato nelle parole di Guido del Duca (Fu il sangue mio d'invidia sì rïarso, XIV 82) che ricalcano un diffuso modo idiomatico: " nota che invidia arde il sangue, e il caritativo amore lo rinverzica " (Ottimo).