RHODESIA (XXIX, p. 194; App. II, 11, p. 704)
L'avvenimento più importante delle due Rhodesie (v. oltre) è stata la costituzione (1° agosto 1953) della Federazione della Rhodesia e Niassa (ingl. Federation of Rhodesia and Nyasaland), con 1.262.986 km2 di superficie come risulta dal seguente prospetto:
La Federazione, cui si giunse dopo 3 anni di discussioni e conferenze, fu giustificata con la complementarietà economica delle tre regioni e con la necessità di risolvere il problema della convivenza di forti collettività europee in mezzo a una popolazione autoctona dalla schiacciante superiorità numerica (secondo dati del 1957, circa 272.000 Europei, 31.000 Asiatici e "colorati" contro circa 7.200.000 Africani). In realtà la vita della Federazione non è stata facile, non già per la originariamente temuta ostilità degli Europei, specie della Rh. Meridionale, ma per la violenta opposizione soprattutto dei nazionalisti del Niassa, contrarî sia alla Federazione sia alla partnership, che della Federazione è il pilastro morale e il fondamento materiale. La costituzione federale ha salvaguardato lo statu di protettorato della Rh. Settentrionale e del Niassa rimasti alle dipendenze del Colonial Office, mentre la Federazione dipende dal Commonwealth Office. Le materie deferite alla competenza federale comprendono gli affari esteri, la difesa, il commercio estero, una parte delle finanze, le comunicazioni, l'irrigazione. La competenza legislativa sulla proprietà terriera e sull'educazione politica degli indigeni è invece riservata ai singoli stati. Il potere legislativo è esercitato, sotto il controllo del governatore generale, da un'Assemblea federale di 35 membri, dei quali 26 bianchi e poi 6 africani e 1 bianco eletti in rappresentanza degli interessi africani da un corpo elettorale africano e 2 rappresentanti nominati dalla Rh. Settentr. e dal Niassa. Una conferenza riunitasi a Londra tra il dicembre 1960 e il febbraio 1961 e parallele riunioni avvenute nelle due Rh. per una revisione della Costituzione, non condussero a risultati apprezzabili.
Finanze. - Per il primo anno finanziario della federazione fra la Rh. e il Niassa (1° luglio 1954-30 giugno 1955) furono iscritte in bilancio entrate per 36,9 milioni di sterline e spese per 36,2 milioni; per il 1959-60 sono state previste entrate per 53,1 milioni (di cui 19,7 da imposte sul reddito e 14,5 da dazî doganali) e spese per 72,3 milioni, di cui 54,1 coperti dalle entrate e 18,2 da prestiti.
Con legge del 1956 è stata istituita la Bank of Rhodesia and Nyasaland avente il compito di emettere moneta e di regolare il sistema monetario della Federazione, nonché altri particolari poteri, come accettare denaro in conto corrente, concedere prestiti e anticipazioni, comprare, vendere e scontare effetti commerciali, e titoli governativi, commerciare in metalli preziosi e in valuta estera, aprire filiali dentro e fuori della Federazione. La Banca esercita anche il controllo sul credito e sulle altre banche, che sono tenute a fornire ad essa i rendiconti e le informazioni necessarie per il controllo. La moneta circolante nel paese è la sterlina. Il cambio, come per gli altri territorî sottoposti all'influenza britannica, è stabilito in 0,3571 sterline per 1 dollaro S. U. A.
Oltre alla Banca centrale esiste una cassa di risparmio postale federale, risultante dalla fusione, avvenuta nel 1954, delle casse territoriali dei paesi compresi nella federazione. A partire dal 2 settembre 1959 è entrata in vigore una nuova legge bancaria che prevede fra l'altro la registrazione delle banche commerciali e di tutti gli altri istituti di credito, la prescrizione di tassi di liquidità, ecc. Al 30 giugno 1959 i depositi esistenti presso le casse postali di risparmio ammontavano a circa 24 milioni di sterline.
Rhodesia Meridionale. - Popolazione. - Territorio autonomo, è divisa in cinque province, come è indicato nella tabella alla pagina seguente.
Condizioni economiche. - Circa il 65% della superficie è forestale, in gran parte a savana arborata. Le aziende agricole europee (dove predomina la coltura del tabacco e del granturco) coprono meno di 335.000 ha. Fra le maggiori produzioni agricole indigene sono sempre il granturco (su oltre 3.000.000 di ha, nel 1957) e l'arachide (più di 930.000 q, nel 1957). Il patrimonio zootecnico è alquanto aumentato; nel 1957 esso comprendeva 3.281.000 bovini, 239.000 ovini, 374.000 caprini, 97.000 suini, 84.000 equini (di questo bestiame appartenevano agli indigeni 1.980.900 bovini, 118.000 ovini, 292.000 caprini e 58.800 suini). La produzione mineraria è molto accresciuta: nel 1957 si estrassero infatti 3.851.880 t di carbone, 593.250 t di cromite, 119.836 di amianto, 2935 t di rame, 519 t di berillio, 237 t di stagno, 151 t di tungsteno, 16.695 kg di oro, ecc. L'industria è molto sviluppata: acciaierie, stabilimenti meccanici, manifatture di tabacco, cementifici, ecc. C'erano nel 1956 circa 68.000 lavoratori dell'industria europei (52.000 nel 1951) e 610.000 africani (530.000 nel 1951). La produzione di energia elettrica (1464 milioni di kWh nel 1959) aumenterà fortemente con l'entrata in esercizio (1960) della centrale di Kariba (v., in questa App.).
Comunicazioni. - Le ferrovie nel 1956 avevano uno sviluppo di 2450 km e le strade rotabili quello di 46.400 km, sui quali circolavano circa 88.000 autoveicoli.
Costituzione e storia. - La Costituzione del 1923, salvo poche modificazioni, è rimasta pressoché immutata. Profondamente mutata è, invece, la politica indigena, che, soprattutto in relazione agli stretti legami fra la Rh. e l'Unione Sudafricana, si era orientata in un primo tempo verso la concezione dell'apartheid o segregazione delle popolazioni native in apposite riserve. Creata la Federazione della Rh. e Niassa, sia pure in mezzo a resistenze varie da parte di alcuni settori di vecchi coloni, il governo della colonia ha gradualmente, ma decisamente, proceduto sulla via della partnership, cioè dell'eguaglianza tra Africani ed Europei. Molte discriminazioni legali e di fatto (il cosiddetto social colour bar) sono cadute. La legge elettorale prevede un'unica lista di elettori, senza riferimento alla razza, ma solo a requisiti di censo e di cultura: tuttavia, i minimi di censo, recentemente elevati, hanno consentito l'iscrizione nelle liste elettorali di un numero ridotto di Africani. In contrapposto, il governo della colonia ha speso somme rilevanti per l'elevazione economica e culturale degli indigeni, in proporzione notevolmente superiore a quella di altre colonie, ove essi godono di maggiori diritti politici. La Rh. Meridionale ha ottenuto negli ultimi anni notevoli capitali dall'Unione Sudafricana, dall'Inghilterra e dagli S. U. A. e ha favorito in ogni modo l'immigrazione europea.
Rhodesia Settentrionale. - Popolazione. - La Rh. Settentr. è divisa in otto province, come è indicato nella seguente tabella.
Condizioni economiche. - Circa il 50% della superficie è forestale, in notevole parte a savana arborata. Le aziende agricole europee, nelle quali predominano (come nella Rh. Meridionale) le colture del granturco e del tabacco, coprono soltanto 82.450 ha. Nel 1957 fu prodotto granturco per 18.825.000 q (di cui 10.730.000 in aziende di Europei) e tabacco per 6000 q. C'è poi produzione di arachidi, miglio, manioca, ecc. Il patrimonio zootecnico nel 1957 comprendeva 1.018.000 bovini, 45.000 ovini, 146.000 caprini e 65.000 suini. Più ancora di un tempo è eccezionale l'importanza della produzione mineraria; nel 1957 si ottennero circa 423.000 t di rame, 37.500 t di manganese, 30.000 t di zinco, 15.000 t di piombo, 3540 t di cobalto, 1770 q di argento e 1025 kg di oro. L'attrezzatura industriale, relativamente limitata, è connessa soprattutto all'attività mineraria, per concentrarne e raffinarne i prodotti. Nel 1957 si è anche fabbricato cemento per 660.000 t. La produzione di energia elettrica, che aumenterà fortemente per l'apporto (dal 1960) della centrale di Kariba (v., in questa App.), nel 1957 aveva già raggiunto 1054 milioni -di kWh.
Comunicazioni. - Esistevano nel 1956 ferrovie per 1028 km e strade rotabili per 28.800 km; su queste circolavano nel 1957 circa 38.800 autoveicoli.
Ordinamento e storia. - Attraverso successive frequenti riforme, a partire dal 1945 la Costituzione di questo protettorato della Corona ha praticamente raggiunto lo stadio che precede immediatamente quello dell'autogoverno negli affari interni. Ispirata al concetto della partnership, la Costituzione del 1959 ha modificato come segue il Consiglio legislativo: a) 4 membri ex officio; b) 22 membri eletti da elettori ordinarî (praticamente tutti Europei e una minoranza africana) e da elettori speciali (praticamente tutti Africani) attraverso una procedura piuttosto complicata e una suddivisione del territorio in circoscrizioni elettorali fatta con ingegnosi criterî di opportunità; c) 4 membri nominati dal governatore. Il Consiglio esecutivo è attualmente composto da 5 membri ufficiali e da 4 non ufficiali con portafoglio. Dei tre territorî costituenti la Federazione della Rh. e Niassa, la Rh. Settentr. è quella che ha più progredito sulla via della partnership, e che più si è mantenuta tranquilla, tanto che il suo governatore, a seguito degli eventi del Niassa dell'inverno 1958-59, non ha dovuto fare ricorso ai poteri di emergenza, a differenza dei suoi due colleghi. La politica di affidare ai nativi ampî poterî nell'amministrazione locale ha avuto pieno sviluppo attraverso le Native Authorities, gli African Urban Advisory Councils, i Provincial Councils e l'African Representative Council centrale, che funziona da alto consulente del governatore ed i cui membri sono eletti dai Provincial Councils. Le organizzazioni sindacali africane sono molto attive, specie nel cosiddetto Copperbelt, ove esse si battono perché agli operai indigeni siano affidati un maggior numero di lavori specializzati anche a salarî inferiori di quelli concessi agli operai europei.
Bibl.: Oltre i rapporti annuali del Colonial Office di Londra sulla Rh. Settentrionale e il Niassa, v.: Ten-year development plan for Northern Rhodesia, Lusaka 1949; P. Scott, The tobacco industry of Southern Rhodesia, in Economic Geography, XXVIII (1952), pp. 189-206; W. V. Brelsford e G. Clay, Bibliography of Northern Rhodesia, in Northern Rhodesia, 1952, n. 6, pp. 20-27; 1953, n. 2, pp. 29-36; A. Marano, La Rhodesia del Nord, in Rivista di agricoltura subtropicale e tropicale, 1955, pp. 155-167; L. W. Woodruff, Federation of Rhodesia and Nyasaland, Londra, Overseas economic survey, 1955; E. A. Walker, A history of Southern Africa, 3ª ed., Londra 1957; P. Mason, Birth of a dilemma: the conquest and settlement of Rhodesia, ivi 1958; L. Pellegrini, La Federazione Rhodesia-Nyasaland, in Le Vie del Mondo, 1958, pp. 801-816; A. Taylor e E. P. Dvorin, Political development in British Central Africa, in Raca, I (1959).