RHODESIA (A. T., 118-119)
Territorio vastissimo (1.135.134 kmq.), che fa parte dei domini africani della Gran Bretagna ed è compreso fra il Bechuanaland e il Transvaal a S. (confine con questo ultimo è il fiume Limpopo), il Mozambico e il Protettorato del Niassa a E., il Territorio del Tanganica e il Congo Belga a N., l'Angola a O. Estendendosi da circa 9°40′ lat. S. all'estremo N., dove si affaccia al Lago Tanganica, a circa 22°35′ all'estremo SE., sul Limpopo, la Rhodesia è interamente compresa nella zona equatoriale; lo Zambesi la divide in due parti, la Rhodesia Settentrionale, assai più estesa, e la Rhodesia Meridionale, comprendente i paesi dei Matabele e dei Mashona.
La Rhodesia è storicamente una creazione della Compagnia inglese del Sud Africa (British South-Africa Chartered Company), costituita da Cecil Rhodes (v.) con un capitale iniziale di un milione di lire sterline portato a 5 nel 1898, a 6 nel 1904, in azioni da una sterlina l'una, per interessare a essa largamente la nazione inglese (nel 1898 infatti gli azionisti erano più di 40 mila) e dotata il 29 ottobre 1889 di una carta regia d'incorporazione che l'abilitava a occupare, organizzare e governare con poteri sovrani, ma sotto l'alta vigilanza del governatore della Colonia del Capo, alto commissario per il Sud-Africa, i territorî appartenenti al regno di Lobengula e compresi in quella sfera d'influenza britannica che l'Inghilterra andava allora creandosi nell'Africa centrale al nord del Bechuanaland e del Transvaal, fra i due possedimenti portoghesi dell'Angola a O. e del Mozambico a E., e che dal Portogallo dopo viva contesa le venne riconosciuta col trattato dell'11 giugno 1891. Miracolo di rapidità nell'occupazione e organizzazione d'un paese primitivo dalla popolazione bellicosa, la compagnia ancora nel 1890 - lasciato per il momento da parte il paese dei Matabele ostilissimi - col famoso Selous Road (il cammino apertosi con la costruzione di 650 km. di strada carrozzabile e presidiato con fortilizî dalla colonna di pionieri organizzata dall'esploratore F. C. Selous, che riproduce in sostanza, con mezzi tecnici immensamente superiori, il processo di occupazione territoriale di trek boeri) dischiude in soli tre mesi, senza colpo ferire, alla colonizzazione bianca il paese dei Mashona e vi fonda Salisbury; sottomette con le armi nel 1893 i Matabele e stabilisce in Bulawayo, l'antico kraal indigeno del caduto re Lobengula, la capitale del territorio, cui il Matabeleland Order in Council del luglio 1894 darà assetto politico-amministrativo (un amministratore delegato nominato dalla compagnia, ma approvato dal governo inglese, e un consiglio di 4 membri di cui uno governativo d'ufficio, il giudice dell'Alta Corte di giustizia, e 3 nominati dalla compagnia, ma approvati dal governo inglese) e il proclama del 3 maggio 1895 darà anche ufficialmente il nome di Rhodesia; doma nel 1896, dopo il colpo inferto al suo prestigio morale e politico dal fallito raid contro il Transvaal del dottor Jameson, una nuova rivolta dei Matabele e una nel 1897 dei Mashona; porta già nel 1897 a Bulawayo la ferrovia proveniente dal Capo, che poi spinge sino alle cascate di Vittoria sul medio Zambesi, e nel 1899 a Salisbury la ferrovia di Beira, congiungendo così il suo territorio con gli oceani Atlantico e Indiano. Prima che il sec. XIX si chiudesse, ordini di S. M. britannica in consiglio, in parte sostituenti in parte integranti quelli del 1891 e 1894 (Order in Council del 25 novembre 1898 con le modificazioni apportatevi dalle ordinanze successive del 1903, 1909 e 1911 per la regione a S. dello Zambesi e dagli ordini in consiglio del 1899 e 1900 per le regioni a N. di esso), intensificavano il controllo governativo britannico sull'azione politico-amministrativa e sulla gestione finanziaria della compagnia, la cui azione economico-commerciale continuava però a stare sotto l'impero del diritto comune delle società per azioni, e stabilivano su più larghe basi l'organizzazione del territorio occupato, e amministrato. Esso veniva diviso in Rhodesia Meridionale a S. dello Zambesi (1898) e Rhodesia Settentrionale a N. di esso, riunente, quest'ultima (Order in Council del 4 maggio 1911), le precedenti provincie della Rhodesia di Nord-Ovest o Paese dei Barotse (Barotseland; 1899) e della Rhodesia di Nord-Est (1900).
In tale condizione politico-amministrativa restava la Rhodesia nel primo quarto all'incirca del sec. XX; mentre i progressi demografico-economici con l'afflusso dei Bianchi, la scoperta e lavorazione delle miniere, specie aurifere, la creazione di piantagioni, lo sviluppo degli allevamenti, la creazione di centri urbani, la costruzione di ferrovie (la Cairo-Capo in particolare, che fu più tardi intersecata dalla Lobito-Beira) ne trasformavano l'aspetto e la vita.
Il 12 settembre 1923 la più antica e assai più progredita Rhodesia Meridionale veniva formalmente trasferita dal governo della compagnia a quello diretto dell'Inghilterra e col 1° ottobre successivo riceveva la forma di colonia della Corona con istituzioni rappresentative ma senza governo responsabile (governatore assistito da un consiglio esecutivo ambedue di nomina regia, e assemblea legislativa elettiva; ad eccezione però di alcune materie - la fondiaria e la indigena in particolare - riservate al potere esecutivo; con facoltà di creare in ogni riserva territoriale indigena un consiglio indigeno di capi locali con poteri consultivi o anche con poteri amministrativi a esso delegati dal governo delle colonie).
L'anno dopo (aprile 1924) anche la Rhodesia Settentrionale passava sotto il governo diretto dell'Inghilterra come colonia della Corona di tipo più ristretto, cioè senza istituzioni rappresentative (governatore e consiglio esecutivo, ambedue di nomina regia; consiglio legislativo composto di 5 membri del consiglio esecutivo con l'aggiunta di altri 4 membri di nomina governativa e 5 membri elettivi; con facoltà anche per la Rhodesia Settentrionale di creare in ogni riserva territoriale indigena un consiglio indigeno di capi locali con poteri consuntivi).
Pertanto i due paesi, che hanno anche, come si dirà, caratteristiche naturali, basi di vita e condizioni di sviluppo notevolmente diverse, formano ora due colonie separate.
Rhodesia Meridionale (Southern Rhodesia). - La Rhodesia Meridionale, situata fra la linea segnata dallo Shashi e dal Limpopo a S., il corso dello Zambesi a N., ha una superficie di 389.374 kmq. Essa è costituita in gran parte da pianori elevati e ondulati, dell'altezza media di 1200-1400 m. s. m. (si calcola che circa 260.000 kmq. siano sopra i 1000 m.) i quali a E., al confine col Mozambico, si appoggiano alla catena dei Monti Inyanga (2515 m.) e, a N., si rialzano nei dossi del Mavuradonna (1608 m.) e dell'Unyani, mentre, tanto a S. quanto a NO., declinano verso le ampie vallate del Limpopo e dello Zambesi. Da NE. a SO. tutta la regione mediana è formata da una fascia alquanto più rilevata della media (1300-1600 m.), detta - come altrove nel Sud-Africa - Alto Veld (High Veld), che è la regione più propizia al soggiorno degli Europei; su essa corre in genere anche lo spartiacque fra il Limpopo e lo Zambesi. Le basse pianure lungo questi fiumi - il Basso Veld - sono invece in condizioni poco favorevoli all'insediamento europeo e anche all'agricoltura e all'allevamento. Il suolo è costituito in gran parte di scisti arcaici, gneis e graniti: questi ultimi si calcola che occupino da soli il 50% del territorio e sono sviluppati soprattutto a E. L'originaria coperta, costituita da terreni del sistema del Karru (v.), è quasi ovunque scomparsa nelle regioni elevate, mentre si ritrova nel Basso Veld, lungo il Limpopo, lo Zambesi e il Sabi. Nelle parti occidentali compaiono formazioni sabbiose del Cretacico e del Paleogenico. Ma il granito è ricoperto molto spesso da un detrito sabbioso prodotto dalla decomposizione in posto della roccia stessa, che forma il suolo più caratteristico della Rhodesia Meridionale, e, dovunque sia innaffiato da piogge sufficienti, assume grande importanza dal punto di vista agricolo, specie per la coltura del mais. Altrettanto si dica delle marne rosso-brune prodotte dalla decomposizione degli scisti, e del cosiddetto black vlei, un suolo simile al černozem, che si trova anche nel Transvaal. Le sabbie della regione orientale dànno invece un suolo sterile; permeabile, il che accresce l'aridità, ivi molto notevole, tranne che lungo i corsi d' acqua.
Questi, a prescindere dai due fiumi principali, si possono distinguere in quattro gruppi: a) a S. gli affluenti di sinistra del Limpopo, cioè lo Shashi con i suoi tributarî, il Bubye, il Nuanetsi, ecc.; b) a SE. i due sistemi idrografici del Sabi e del Lundi, che riuniti formano il Save sfociante direttamente nell'Oceano Indiano attraverso il Mozambico; c) a NO. i due sistemi idrografici del Gwaai e del Sanyati affluenti dello Zambesi; d) a NE. i minori corsi d'acqua che scendono dai rilievi più alti della colonia e defluiscono verso il medio Zambesi: tra essi il più importante è il Mazoe. L'erosione di questi corsi d'acqua si è esercitata con intensità nelle parti più eminenti dell'Alto Veld, specie dove esso forma scarpate ripide dominanti le zone meno rilevate del cosiddetto Medio Veld.
Nell'Alto Veld il clima, mitigato dall'altezza, è caratterizzato da estati non troppo calde e inverni miti; la piovosità è notevole: perciò queste zone si prestano all'insediamento europeo e alle colture. La quantità di pioggia, in questa sezione mediana, aumenta in genere da SO. a NE.: appena 582 mm. a Bulawayo, circa 670 a Gwelo, 790 a Gatooma, 805 a Salisbury. Ma non bisogna dimenticare che la maggior parte delle piogge sono concentrate in un numero di giorni inferiore a un quarto dell'anno (87 giorni a Salisbury). Tuttavia con una piovosità superiore a 600-625 mm. parecchie piante coltivate tropicali e subtropicali prosperano senza bisogno d'irrigazione. Una gran parte del territorio è coperta dalla savana, mentre la zona delle foreste tropicali è ristretta principalmente nei pressi del Lago Tanganica. L'irrigazione necessaria, ad es., per gli agrumi, che non tollerano la lunga stagione secca, si va sviluppando soltanto adesso: il bacino del fiume Mazoc, a 50 km. circa a N. di Salisbury, è finora il più sfruttato della Rhodesia a questo riguardo. La piovosità diminuisce sia verso il Limpopo sia verso lo Zambesi e conseguentemente l'agricoltura cede il posto all'allevamento, che prevale, ad es., nei dintorni di Bulawayo.
La popolazione era nel 1931 di circa 1.110.000 abitanti, dei quali poco più di 50.000 Bianchi, il resto (a prescindere da poche centinaia di Asiatici), Negri Bantu, e cioè Matabele a S. e a O., Mashona a NE. L'immigrazione europea, cominciata verso il 1900, si è notevolmente accresciuta negli ultimi anni; il numero degli Europei è all'incirca raddoppiato dopo la guerra mondiale. La Rhodesia Meridionale ha adottato il principio della separazione territoriale fra indigeni ed Europei; ad essa provvede la legge del 1926 per la divisione delle terre. Secondo questa legge, mentre circa 73.000 kmq. di territorio (soprattutto il Basso Veld delle grandi vallate) sono per ora inutilizzati, il resto è diviso in tre parti, cioè: a) un'area continua di circa 130.000 kmq. attraverso l'Alto Veld, già posseduta e occupata da Europei, e oltre 70.000 kmq. riservati per la futura occupazione di Bianchi; b) una serie di zone separate generalmente distribuite ai margini dell'Alto Veld e nel Medio Veld, riservate agl'indigeni (native reserves) per un'area complessiva di circa 83.500 kmq.; c) una gran quantità di piccole aree prossime alle precedenti, che costituiscono riserve supplementari per gl'indigeni, circa 33.000 kmq.
L'agricoltura è oggi la base della vita economica della Rhodesia Meridionale, e il principale prodotto delle fattorie europee è il mais, che serve largamente all'alimentazione degl'indigeni e anche per nutrimento del bestiame; ve n'è un largo margine per l'esportazione. Ma di solito alla coltura del mais si associano quella del tabacco, che utilizza la mano d'opera dei Mashona, e quella degli alberi da frutto e del legumi. Un grande sviluppo ha preso in tempi recenti la coltura degli agrumi (aranci e limoni). L'allevamento è pure un' occupazione dei coloni europei, specialmente nell'O. e nel S. Vi sono circa 2.750.000 bovini, 376.000 ovini, 75.000 maiali; latte, burro e formaggio si producono in grande copia.
Le risorse del sottosuolo hanno, ora, un'importanza secondaria, ma tuttavia non affatto trascurabile, nella vita economica della regione. L'oro si trova negli scisti e nei graniti, ma i giacimenti sono, al contrario che nel Transvaal, molto dispersi; i più importanti sono nell'Alto Veld. Degli altri minerali, numerosi e svariati, hanno attualmente importanza il cromo, l'asbesto e il carbone. Questo ultimo, indispensabile per un futuro sviluppo industriale, si trova soprattutto nei giacimenti del sistema del Karru nel Basso Veld, specialmente nell'O., in regioni male accessibili dai centri di colonizzazione europea; pertanto finora l'unica miniera in esercizio è quella di Wankie presso l'estremità NO.
La Rhodesia Meridionale è legata per ferrovia all'Unione Sudafricana, al Mozambico e alla Rhodesia Settentrionale. L'arteria ferroviaria principale, che proviene dal S., da Mafeking, raggiunse Bulawayo nell'ottobre 1897 e Salisbury nell'ottobre 1902. Ma frattanto Salisbury era stata congiunta con la ferrovia del Mozambico facente capo a Beira, mediante il tronco che raggiunge Umtali alla frontiera portoghese (maggio 1899). La ferrovia principale traversa tutta la fascia mediana dell'Alto Veld, dove si accentra la colonizzazione europea; originariamente la linea doveva essere prolungata direttamente a N. per raggiungere il Lago Tanganica, ma la scoperta dei giacimenti carboniferi di Wankie indusse a mutare il tracciato, dirigendolo da Bulawayo alle cascate di Vittoria sullo Zambesi (aprile 1904). Vi sono parecchi tronchi secondarî, uno dei quali si allaccia a Messina alla rete del Transvaal, e buone strade per auto.
Le esportazioni nel 1932 raggiunsero la cifra di 5.387.000 sterline, delle quali circa 2.500.000 rappresentate da oro, 550.000 da tabacco, oltre 300.000 da mais, circa 250.000 da asbesto, 85.000 da cromo. Stanno di contro le importazioni per oltre 4.250.000 sterline, soprattutto tessuti, macchine, oggetti metallici, generi alimentari, ecc.; fornitrice principale è la Gran Bretagna, cui segue l'Unione Sud-Africana, poi gli Stati Uniti.
La Rhodesia Meridionale è una colonia parlamentare: il parlamento, eletto per 5 anni da tutti i cittadini britannici di ambo i sessi che hanno superato i 21 anni, può legiferare su qualunque argomento, salvo che sugli affari concernenti gl'indigeni, per i quali sono stabilite alcune limitazioni. Il governatore generale nominato dal re d'Inghilterra è assistito da 5 ministri. Capitale è Salisbury (28.800 abitanti dei quali 9637 Bianchi), ma alquanto più popolata è Bulawayo (31.000 ab., di cui 11.818 Bianchi). Altri centri notevoli sono Gatooma, Gwelo, Victoria, Wankie. Nonostante i progressi della colonizzazione agricola da parte degli Europei, la quale in realtà ha larghissime prospettive nell'Alto Veld, e i vastissimi territorî posti per essa a disposizione, finora la metà e più dei Bianchi (che sono per il 96% d'origine britannica) abita nei centri e sopra tutto nelle due maggiori città.
Rhodesia Settentrionale (Northern Rhodesia). - Molto più estesa (745.760 kmq.), la Rhodesia Settentrionale è tuttavia molto meno densamente popolata e soprattutto meno sviluppata economicamente, per la scarsa presenza dell'elemento europeo al cui insediamento offre buone condizioni soltanto in talune aree. Essa è a sua volta nettamente divisa in due parti, riunite da una specie di corridoio tra i possedimenti portoghesi del medio Zambesi e il distretto di Élisabethville nel Congo Belga.
Anche nella Rhodesia Settentrionale prevalgono gli altipiani sopra 1000 m. sormontati da ondulazioni e rilievi, più o meno incisi dai corsi d'acqua. A est, la lunga valle del Luangwa, affluente dello Zambesi, diretta da N. a S., separa, col suo fondo piatto, malarico, intransitabile nella stagione piovosa, un estremo distretto orientale, ai confini col protettorato del Niassa, che partecipa dei caratteri di questo, e per l'altitudine notevole (fino a 1400 m. nei M. Manda) richiama già, nonostante le difficoltà delle comunicazioni, i coloni europei. A O. della valle del Luangwa si allunga da N. a S. la dorsale dei Mucinga (1585 m.) che forma lo spartiacque col bacino del Congo; a O. e NO. di essa si stende infatti la regione sorgentifera del Ciambesi, immissario del Lago Bangueolo; da questo esce il Luapula la cui valle forma il confine col Congo Belga fino al Lago Moero, del quale appartiene alla Rhodesia la metà occidentale. Tra questo lago e il Tanganica, come pure a S. di questo, si ha una regione elevata fin verso i 2000 m.
La parte centrale della Rhodesia Settentrionale, sul percorso della ferrovia tra lo Zambesi e il Congo Belga, è alta 1000-1300 m. e assai uniforme; più a O., nel grande bacino del Kafue (Zambesi), si hanno talune aree più basse occupate talora da acquitrini temporanei (come le paludi di Lukanga); infine la regione più occidentale, il paese dei Barotse, solcato dall'alto Zambesi, è pure un altipiano monotono, ma con caratteri di maggiore aridità, onde il suolo è coperto da cespuglieto e steppa e non mancano corsi d'acqua che si prosciugano nella lunga stagione secca. Ma, tranne che in questa parte occidentale, la quantità annua di pioggia supera di solito i 750 mm.; ma è concentrata quasi interamente nei mesi estivi (dai primi di maggio a tutto ottobre dura normalmente la stagione secca). Circa due terzi della regione sono coperti di alberi e di arbusti che non sono però fittamente disposti; l'associazione vegetale predominante è la savana, che dà al territorio un aspetto simile a un parco. In luoghi favorevoli, sui margini montuosi orientali racchiusi da foreste sempreverdi, si trovano alberi che raggiungono l'altezza di 60 m. Sulle pendici più elevate dominano la Lussonia umbellifera e alcune specie di Eugenia che crescono fin oltre i 24 m. Il così detto tek della Rhodesia, Baikiaea plurijuga che gl'indigeni chiamano igusi, è molto più duro (circa il 50%) del vero tek. Con la corteccia del baobab gl'indigeni ottengono delle fibre che usano per fare reti. A E. della valle del Luangwa, dove pure la piovosità è notevole, si trovano le più prospere regioni agricole.
La popolazione della Rhodesia Settentrionale sommava nel 1931 a 1.385.000 ab. circa, in massima parte Negri Bantu, divisi in numerose stirpi: Wawembo, Babisa, Basenga, Batonga, Balamba, Barotse; questi ultimi, che abitano la regione occidentale più arida, hanno conservato il regime primitivo delle tribù sotto un capo la cui autorità è tutelata da trattati; il territorio (Barotseland, oltre 149.000 kmq.) forma una riserva per indigeni del tutto separata anche amministrativamente. Anche gli altri indigeni tendono a essere concentrati in riserve come nella Rhodesia Meridionale (altri 130.000 kmq. in complesso), ma un certo numero - oltre 60.000 - lavora nelle aree abitate da Bianchi, specie nella zona percorsa dalla ferrovia. I Bianchi sono appena 10.500, in buona parte occupati nei lavori minerarî.
L'importanza maggiore della Rhodesia Settentrionale risiede infatti per ora nelle risorse del sottosuolo. I distretti minerarî più importanti si trovano lungo la ferrovia, nella sezione settentrionale, presso il Congo Belga, in formazioni che continuano quelle del Catanga.
Il rame è il prodotto più importante e il centro principale è Ndola; il minerale viene ridotto a metallo sul luogo mediante altiforni ed esportato via Beira e, recentemente, anche via Lobito (mediante la ferrovia da Benguella al Catanga), essendo quest'ultima via più comoda per le comunicazioni con l'Europa. Altri prodotti sono lo zinco e il piombo, soprattutto nei dintorni di Broken Hill dove nel 1931 fu iniziato anche lo sfruttamento, molto promettente, di lateriti contenenti vanadio. L'oro si estrae principalmente in due centri, a Luiri e New Jessie.
La parte centrale e meridionale della fascia percorsa dalla ferrovia è costituita da territorî dove i coloni bianchi - in parte notevole provenienti dalla Rhodesia Meridionale - esercitano l'agricoltura (soprattutto mais) e l'allevamento. Un'altra zona agricola importante si trova, come si è già detto, nel territorio elevato e ben innaffiato a confine col Niassa (East Luangwa) e ha per centro Fort Jameson; qui molti dei coloni sono ex-ufficiali, il cui stanziamento fu incoraggiato dopo la guerra mondiale. La coltura più redditizia è in questa regione quella del tabacco; per altre colture, come il mais, sono di ostacolo le ingenti spese per il trasporto del prodotto, data la difficoltà delle comunicazioni. Queste si effettuano, ma soltanto durante la stagione asciutta, mediante la Great East Road, strada automobilistica che unisce Fort Jameson a Lusaka sulla ferrovia; del resto il traffico si avvia verso Blantyre, testa della linea ferroviaria del Niassa (circa 480 km. da Fort Jameson a Blantyre). In complesso circa 49.000.000 di kmq. di terreni erano nel 1932 occupati da concessioni europee, compresi quelli di due grandi compagnie, la North Charterland Exploration Co. e la British South Africa Company's Tanganika Estate, nella cui concessione, posta all'estremo settentrionale del paese, vi sono aree che si prestano alla coltura del caffè. Le foreste occupano aree estesissime, ma si può dire che non siano ancora sfruttate.
Nel 1933 le esportazioni dalla Rhodesia Settentrionale sommarono a 3.747.354 sterline, delle quali 3.114.518 erano rappresentate dal rame.
A un rapido sviluppo economico del paese nuoce finora la difficoltà delle comunicazioni. La Rhodesia Settentrionale non ha che un'unica ferrovia che raggiunge con lungo giro la Rhodesia Meridionale; è in progetto una linea diretta da Lusaka a Salisbury che accelererebbe molto le comunicazioni con l'Oceano Indiano. Le sole vie automobilistiche di grande traffico sono quelle già ricordate; è in corso di costruzione una strada che allacci i territorî settentrionali col Lago Tanganica e con la ferrovia per Dar es-Salām.
La Rhodesia Settentrionale è una colonia della Corona, senza istituzioni parlamentari. Il governatore nominato dal re d'Inghilterra è assistito da un consiglio esecutivo di 5 membri e da un consiglio legislativo di 16 membri, dei quali 7 eletti.
La capitale dal 1935 è Lusaka, che è pure il principale nodo stradale. Anteriormente la capitale era Livingstone, sullo Zambesi, al confine meridionale, che è il centro ove risiede il maggior numero di Bianchi (1200); ma è in situazione molto eccentrica. Broken Hill, centro minerario, aveva circa 1500 Bianchi, ma negli ultimi anni si è verificato un esodo di minatori. Altri centri sono Fort Jameson, Abercorn, Fort Rosebery, Ndola, Nkana.
Il paese dei Barotse (Barotseland), come si è già detto, ha amministrazione a sé, essendo retto da capi indigeni sotto la sorveglianza generale del governatore.
Etnologia. - La popolazione indigena appartiene tutta alla grande famiglia linguistica bantu, ma ha origini e affinità varie. Nel S. e nell'E. sono i residui delle tribù beciuana e zulu, come i Matabele, i Makololo e gli Angoni o Ngoni delle alture adiacenti al Lago Niassa. Più antìco indigenato hanno i Barotse dell'alto Zambesi, i Batonda, a N. del medio Zambesi, i Baila del Kafue, i Mashona della Rhodesia Meridionale, gli Awemba e altri gruppi del NE. fra i laghi Moero e Niassa. Elementi inferiori, misti a rifiuti di varie tribù sono nelle aree paludose dell'altipiano e lungo il corso dello Zambesi a valle delle cascate di Vittoria. Tra i Barotse si è infiltrata una larga popolazicne immigrata dalla colonia portoghese d'Angola.
I gruppi indigeni mantengono ancora in buona parte la loro cultura tradizionale, tranne che nelle immediate vicinanze dei nuovi centri coloniali e con l'eccezione degli elementi assorbiti da questi. Ma molte modificazioni imposte dal governo e dalla colonizzazione dei Bianchi stanno rapidamente alterando la compagnie economica e culturale indigena. Anzitutto per il fatto che dai distretti nei quali si stabiliscono colonie agricole di Bianchi, gl'indigeni sono fatti emigrare e sono confinati nei territorî, ancora molto ampî, che costituiscono le loro "riserve"; in secondo luogo per la decadenza di certe industrie indigene, come la metallurgia, davanti alla concorrenza del prodotto europeo; infine per le correnti migratorie interne che portano periodicamente i Negri ad affluire nei distretti minerarî di Broken Hill, Ndola e Katanga o alle piantagioni di caffè del Tanganica. Caratteristica è pure la recente notevole diffusione della capanna quadrangolare (a spese della capanna cilindro-conica locale), dell'aratro e dei carri e carretti utilizzati per portare le provviste ai mercati.
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