RHODE ISLAND (A. T., 132-133)
Uno degli stati della Nuova Inghilterra, il più piccolo (3233 kmq.) ma il più densamente abitato (213 ab. per kmq.) della Confederazione nordamericana. Il territorio, di forma all'ingrosso rettangolare, si sviluppa quasi tutto a occidente della Narragansett Bay: questa è sbarrata a S. dalla Rhode Island, da cui lo stato prende nome (sembra che l'isola sia stata toccata intorno al 1614 dall'olandese Adrian Block). Si tratta di una regione in sostanza pianeggiante o appena mossa, con uno sviluppo costiero relativamente notevolissimo, ma in posizione marginale e perciò con limitato retroterra. Più che all'agricoltura (appena il 14% del suolo è coltivato, e produce essenzialmente mais, patate, avena e foraggio, ma è insufficiente, in ogni caso, ai bisogni dello stato; discreto l'allevamento) e ai traffici, la fortuna del Rhode Island è legata alle industrie, il cui sorgere venne qui, come nella maggior parte della Nuova Inghilterra, favorito dall'abbondanza di energia idrica (Fall-lime). I centri maggiori infatti si allineano tutti lungo il Blackstone River; quelli che sorgono sulle sponde della Baia di Narragansett si svilupparono per lo più da nuclei pescherecci; e la pesca è rimasta un'altra delle risorse princlpali dello stato.
La popolazione del Rhode Island, che era di 69 mila ab. nel 1790 (data della sua creazione a stato; la prima colonia v'era stata fondata da Roger Williams nel 1636), si raddoppiava quasi in un cinquantennio e saliva a 428.556 ab. nel 1900, per passare a 542.610 nel 1910, a 604.397 nel 1920 e a 687.232 nel censimento del 1930. I nati all'estero rappresentano il 24,8% del totale; fra questi gl'Italiani (stabiliti per la maggior parte nei centri principali e soprattutto a Providence) figurano al primo posto con 32.493 abitanti (il 19%), seguiti dai Franco-Canadesi (18,5%) e dagl'Inglesi (14,5%). I Negri formano appena l'1,40% della popolazione totale (9913).
Data l'assoluta prevalenza dell'attività industriale, la proporzione della popolazione urbana sale al 92,4% (il valore più alto che si riscontri in tutti gli Stati Uniti). Il Rhode Island conta circa 1500 imprese industriali, alla cui testa stanno le tessili (lana, seta e cotone; 1,7 milioni di fusi nel 1931), ma ben rappresentate sono anche le meccaniche, e lo stato ha fama nell'Unione come produttore di oggetti di gioielleria e di minuteria.
Dei centri abitati sei oltrepassavano nel 1931 i 25 mila abitanti, e di questi la capitale, Providence, i 100 mila (252.981). Pawtucket (77.149) e Woonsocket (49.376), sul Blackstone, sono, dopo Providence, le città industriali più importanti.
Storia. - La colonia di Rhode Island deve la sua origine a una libera unione, avvenuta il 19 maggio 1647, di tre colonie indipendenti: Providence, fondata da Roger Williams nel 1636, sulla terraferma; Portsmouth, fondata nel 1638 sull'isola di Aquidnock (il cui nome fu poi cambiato in Rhode Island) da un gruppo di "Antinomiani"; Newport, fondata nel 1639 più a sud sulla stessa isola da un gruppo di dissidenti da Portsmouth. Nel 1647 entrò nell'unione anche Warwick, fondata nel 1643 a sud di Providence da un gruppo di dissidenti di quella colonia. I fondatori erano venuti via dal Massachusetts in cerca di totale libertà religiosa e politica, e diedero alla colonia un'impronta di individualismo e d'intolleranza d'ogni autorità che ha caratterizzato lo stato attraverso tutta la sua storia. Infatti già nel 1651 si scisse in due federazioni, le città di terraferma, e quelle isolane: scissione che per intervento del Williams venne sanata tre anni dopo. Le colonie così unite furono governate da un'assemblea generale consistente di tutti gli uomini liberi delle diverse città. Così grande era la gelosia tra le città, che nel 1655 fu introdotto un sistema col quale ogni proposta di legislazione doveva venire discussa e votata in ogni città separatamente, e cadeva non appena in una città non avesse ottenuto una maggioranza. Nel 1663 Carlo II concesse una nuova Carta che definiva anche i confini della colonia, che ebbe il nome ufficiale di "Rhode Island and Providence Plantations". Lo statuto fu rinnovato nel 1654, e fu istituita un'assemblea ordinaria. Non vi fu però una capitale fissa sino al 1854, e anche allora ne restarono ancora due, Providence e Newport (sebbene quest'ultima nella rivoluzione avesse perduto ogni importanza economica con la perdita del suo "commercio triangolare"). Lo stesso "individualismo politico" è visibile nella supremazia che il potere legislativo ebbe sempre sopra gli altri due poteri (dal 1860 quello giudiziario s'è emancipato). Rhode Island, e per questo suo carattere innato e per coscienza della sua minore estensione e popolazione, ha sempre rappresentato una voce dissidente nelle grandi questioni nazionali e ha difeso tenacemente il diritto dei singoli stati. Così prese parte preponderante nella ribellione contro l'Inghilterra, ma fece naufragare nel 1781 l'imposta del 5%; cercò di fare altrettanto nel 1787 quando si trattava di creare una costituzione più forte; nel 1790 accettò a mala pena e in seguito a forti pressioni l'unione federale, nella quale temeva di venire sommersa; si oppose alla guerra del 1812 (che effettivamente segnò la fine del suo commercio internazionale) ed a quella con il Messico e nel 1919 si rifiutò, solo tra gli stati, a ratificare l'emendamento 18° allo statuto, che imponeva la "proibizione" alcoolica. Durante la rivoluzione ebbe luogo a Newport la battaglia detta di Rhode Island. Nel dicembre 1776 gl'Inglesi avevano occupato Newport, e gli Americani avevano difeso Providence. Nell'estate del 1778 una flotta francese guidata dal D'Estaing e un esercito americano attaccarono l'isola di Rhode Island, ma il geniale progetto fu male eseguito. Gl'Inglesi bruciarono parte della loro flotta per evitarne la cattura, e una tempesta disperse quella francese. Il progetto venne abbandonato e poco mancò che il cattivo esito non mandasse a monte la recente alleanza. Nel 1786 il partito agrario dell'inflazione emise 100.000 sterline di banconote, in parte garantite da terreni privi di valore. Malgrado una legge (Forcing act) che cercò di imporre quella carta straccia, i negozianti rifiutarono di accettarla: il commercio ne restò paralizzato, e il denaro cessò quasi di circolare. Nel processo Trevett-Weeden il tribunale rifiutò di riconoscere la validità della legge. La distribuzione dei voti elettorali (Providence con il 40% della popolazione ha soltanto un rappresentante in un senato di 39), che è tutta a favore delle classi agricole, è stata perennemente causa di lotte politiche, culminate nel 1840 nella cosiddetta "guerra di Dorr", capitanata da Tommaso W. Dorr di Providence, che finì con la totale disfatta di questo.
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