Rexit
s. f. inv. (iron.) L’uscita di scena di Matteo Renzi, segretario del Partito Democratico, già presidente del Consiglio dei ministri.
• Il Brexit è un grosso rischio per l’Europa. Ma ce ne è un altro meno noto ma altrettanto pericoloso: il Rexit, cioè la sconfitta di Matteo Renzi al referendum sulla riforma costituzionale il prossimo Ottobre. Molti non credono che il premier si dimetterà veramente in caso di sconfitta. Ma sbagliano. (Roberto D’Alimonte, Sole 24 Ore, 11 maggio 2016, p. 1, Prima pagina) • Lo choc elettorale e referendario è la nuova normalità. Come per Angela Merkel new normal è dire addio a tutti i leader con i quali ha collaborato. Ieri si è detta «dispiaciuta» della Rexit di domenica sera: dal punto di vista sentimentale, però, la questione Renzi per lei al momento è chiusa. (Danilo Taino, Corriere della sera, 6 dicembre 2016, p. 32, Analisi & commenti) • I paragoni vanno di moda. Rexit e Brexit si dice, sono il comune portato dell’ondata populista e disegnano un diverso assetto della politica [...]. C’è però una differenza fondamentale: Brexit è la conseguenza del rifiuto del concetto stesso di Europa, dell’idea che da una graduale messa in comune della sovranità sia possibile trarre un qualsivoglia vantaggio. Rexit, invece, traduce il disincanto per un’idea che non ha dato i frutti annunciati e in cui si è molto creduto. (Antonio Armellini, Corriere della sera, 10 dicembre 2016, p. 29, Analisi & commenti).
- Composto dal nome proprio (Matteo) Re(nzi) e dal s. ingl. (e)xit ‘uscita’, con riferimento a Brexit.
> Renxit.