REVERE (A. T., 24-25-26)
Paese e comune della provincia di Mantova, sulla destra del Po (14,15 kmq.; 3959 ab. nel 1931). Il paese, di origine medievale, sorge presso la riva del fiume, di fronte a Ostiglia, e comanda il ponte (strada e ferrovia) che collega le due sponde, sulla grande direttrice Verona-Modena. Il territorio produce cereali, canapa e lino; questi due ultimî prodotti vengono trattati sul posto. Il comune contava 3436 ab. nel 1861, 3816 nel 1881 (1880 nel borgo) e 4042 nel 1921. Il 57% della popolazione è sparsa.
Storia. - È nominato per la prima volta in una carta nonantolana (v. nonantola) dell'818 scritta "in curte domini regis in Refere". Berengario, con diploma dell'894, confermava al vescovo di Mantova una donazione precedente nell'"insula Reveris", con la quale espressione s'intendeva il territorio assai vasto compreso fra il Po e il Bondeno e confinante con le corti di Sermide e di S. Benedetto in Polirone. In altri documenti, del 1056 e del 1091, Revere appare come "curtis regalis". Fu sotto il dominio del vescovo di Mantova, fino al sec. XIV; il vescovo investì poi dei suoi diritti sull'isola il signore di Mantova, Luigi Gonzaga. Fino dal sec. IX il borgo ebbe un castello, mentre la torre del comune si fa risalire al sec. XII.
Nel 1361 Ugolino Gonzaga sconfisse a Revere le milizie di Bernabò Visconti; ma per la sua posizione eminentemente strategica, Revere fu teatro d'altri episodî della guerra viscontea, come nel sec. XVIII delle guerre di successione e più tardi di quelle del Risorgimento. Sotto il dominio gonzaghesco fu sede di un vicario. Intorno alla metà del secolo XV vi fu costruito il palazzo marchionale, ricco di opere d'arte, nel quale fu ospite Pio II, nel 1459, mentre si recava in bucintoro al concilio di Mantova. Fu parroco di Revere don Bartolomeo Grazioli, martire di Belfiore, le cui ossa furono restituite alla sua chiesa nel 1867.
Bibl.: A. Bertolotti, I comuni e le parrocchie d. prov. mantovana, Mantova 1893, pp. 148-153; C. D'Arco, Studi intorno al municipio di Mantova, I, ivi 1871, pp. 55, 136, 138; P. Torelli, Un comune cittadino in territorio ed economia agricola, ivi 1930, pp. 7, 9, 78, 109-115, 135, 153; A. Rezzaghi, Quarantotto mantovano, ivi 1933, pp. 64, 184-185.