PELIOSI, REUMATICA (dal gr. πελιός "livido"; sin. morbo di Schönlein-Henoch; porpora reumatoide di Hutinel, tossicosi emorragica capillare di Frank; porpora atrombopenica di Schultz; porpora anafilattoide di Frank e Glanzmann)
Malattia generalmente a inizio improvviso con malessere generale, modica febbre e dolori articolari; seguono manifestazioni cutanee, specialmente sugli arti inferiori: macchie emorragiche, ponfi, eritemi, edemi; e disturbi gastroenterici talora lievi, talora assai intensi (porpora addominale di Henoch: vomito, coliche addominali, diarrea mucosanguinolenta). È caratteristica della malattia l'evoluzione a poussées con intervalli di giorni o di settimane e l'esito abituale in guarigione. Specialmente nei casi di porpora addominale possono aversi segni di nefrite emorragica (albuminuria, cilindruria, ematuria); complicazioni meno frequenti sono l'endocardite, la stomatite, l'epistassi, l'emorragia sottocongiuntivale e del fondo dell'occhio. A differenza del morbo maculoso di Werlhof, nella peliosi reumatica non si ha diminuzione delle piastrine (trombopenia), né ritardo del tempo di coagulazione, del tempo di emorragia; è normale la retrazione del coagulo e la prova del laccio è negativa. L'esame del sangue non dimostra alterazioni significanti qualitative o quantitative a carico dei diversi elementi morfologici. Per il complesso delle manifestazioni cliniche ed ematologiche la peliosi reumatica è da considerarsi separatamente dalle porpore emorragiche.
Secondo A. E. Franck il fondamento del processo morboso risiede in una particolare condizione diatesica, alla quale si deve un'alterazione speciale e generale dei capillari vasali (tossicosi capillare emorragica) non in rapporto a tossine microbiche, ma probabilmente a un processo di autointossicazione determinata da veleni della specie dell'istamina, derivati da processi di scissione delle proteine intestinali. In alcuni casi sono state dimostrate lesioni dei centri simpatici spinali (che influenzano il tono dei capillari) in rapporto alla distribuzione topografica delle manifestazioni cutanee. Invece da altri autori non si esclude la possibilità che molte porpore si sviluppino su terreno tubercolare. Per quanto non venga generalmente ammesso il concetto di una diatesi allergica, si suppone che agenti causali diversi possano suscitare le manifestazioni della malattia su terreno predisposto in modo che la peliosi reumatica potrebbe essere considerata come l'anello di congiunzione fra la diatesi allergica e le diatesi emorragiche.
Nella cura giova la somministrazione del calcio per via endovenosa, la terapia desensibilizzante (proteinoterapia); la terapia salicilica, la terapia rivolta contro l'autointossicazione intestinale.
Bibl.: G. Di Guglielmo, La peliosi reumatica, in A. Ferrata, Le Emopatie, 2ª ed., II, ii, Milano 1935.