Denominazione (in lingua inglese Haqqani Network) di un gruppo di militanti islamisti attivo in prevalenza lungo la linea Durand che separa l’Afghanistan dal Pakistan, interessando anche le province sud-orientali di Paktia, Paktika e Khost, oltre che quelle di Logar e Wardak, adiacenti a Kabul. Appartenente alla shura di Peshawar e definita anche Miran Shah Shura (Consiglio di Miran Shah), l’organizzazione è tra le frange più violente dell’estremismo sunnita, avendo condotto azioni mirate e militarmente complesse contro il governo locale e le forze NATO operanti in Afghanistan; fondata dal mawlāwi Jalaluddin Haqqani, tra i leader della resistenza antisovietica e in contatto con Bin Laden negli anni Ottanta, nel decennio successivo - pur mantenendo ampi margini di autonomia finanziaria e operativa - ha fornito sostegno ai Talebani, al cui interno il mawlāwi ha ricoperto la carica di ministro degli Affari tribali. Alleata con gruppi terroristici pakistani nel periodo della presenza delle truppe statunitensi nel Paese, nell'agosto 2021, dopo il loro ritiro e a seguito della conquista talebana del Paese e della deposizione del presidente A. Ghani, l’organizzazione estremista ha partecipato, rappresentata dal capo dell’Ufficio politico Anas Haqqani, figlio di Jalaluddin, alle trattative tra le forze democratiche e i principali leader talebani per la formazione di un governo inclusivo; nel mese successivo Sirajuddin Haqqani, fratello di Anas, è stato scelto come ministro degli Interni del nuovo esecutivo ad interim formato dai Talebani.