rete cellulare
Sistema di relazioni fisico-chimiche esistenti tra un insieme di cellule: esse possono appartenere a uno specifico tessuto, a un organo o più in generale a un intero organismo, e per questo esse costituiscono, in virtù della loro capacità di interagire a diversi livelli e con diversi sistemi, uno dei più significativi esempi di rete complessa. Ogni rete è notoriamente costituita da elementi distinti, chiamati nodi, che formano legami con nodi più o meno simili, appartenenti allo stesso o ad altri network correlati. All’interno di questi articolati sistemi di interconnessioni è possibile individuare alcune proprietà che differenziano una rete di cellule da altre tipologie di reti complesse come, per es., quelle esistenti fra individui, ovvero le reti sociali. Fra queste proprietà una delle più interessanti e tuttora incomprese è la disassociatività, cioè la tendenza di alcuni nodi che già possiedono un alto numero di legami, noti come hub (super-nodi), a non stabilire connessioni dirette con nodi di pari livello: per es., in una interazione fra diverse proteine gli hub evitano di legarsi fra di loro, preferendo piuttosto connettersi attraverso proteine che possiedono solo pochi collegamenti. In contrasto con la natura disassociativa dei sistemi biologici così come di quelli tecnologici (Internet), l’associatività sembra essere peculiare dei sistemi sociali, dove persone molto note tendono a conoscersi preferenzialmente tra di loro. Da un punto di vista strettamente matematico l’origine della disassociatività delle reti cellulari resta un campo da indagare, per comprendere come mai gli hub generati dal sistema restino poi distanziati fra di loro attraverso alcuni nodi semplici, inseriti appositamente dal sistema stesso.