reshoring
s. m. inv. Il riportare personale o servizi precedentemente esternalizzati o delocalizzati nel luogo nel quale si trovavano originariamente.
• Leader mondiale nelle macchine movimento terra, oltre che nei motori diesel e nelle turbine industriali a gas, la Caterpillar ha deciso di far rientrare negli Stati Uniti alcune produzioni che erano state spostate in Asia per approfittare dei minori costi del lavoro. Così, dopo un lungo periodo dominato dalla delocalizzazione, con le sue tristi conseguenze sociali nelle zone di antica attività industriale, si intravvedono i primi, timidi segnali di un trend opposto, chiamato in inglese «onshoring» o «reshoring». (Arturo Zampaglione, Repubblica, 22 marzo 2010, Affari & Finanza, p. 10) • I costi ambientali crescono, i prezzi dei terreni anche, le norme di sicurezza si fanno più stringenti e anche le tasse vanno verso l’alto. Il risultato non è solo un rallentamento della delocalizzazione ma anche un ritorno di chi aveva spostato produzioni e acquisti verso Est. Il cosiddetto Reshoring ‒ opposto all’Offshoring che aveva spostato verso la Cina intere produzioni ‒ non sarà probabilmente sufficiente a fare rifiorire la manifattura britannica e occidentale. Ma è un cambiamento di clima non da poco. (Danilo Taino, Corriere della sera, 12 marzo 2012, p. 31, Idee & opinioni) • A rafforzare ancor di più i segnali di speranza, si sta diffondendo in Italia il fenomeno del reshoring: il ritorno nei nostri territori di produzioni manifatturiere che erano volate all’estero, in cerca di costi del lavoro più bassi. La prova decisiva che, nell’era della qualità, l’Italia ha ancora molte carte da giocare. (Francesco Delzio, Avvenire, 25 febbraio 2017, p. 3, Idee).
- Dall’ingl. reshoring.
> rilocalizzazione.