CISPADANA, REPUBBLICA
. Il 16 ottobre 1796 si riuniva a Modena un congresso di rappresentanti di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio, liberatesi dai veccni regimi, per studiare le modalità di una Federazione, ma scarsi furono i risultati del convegno, essendo risorte le antiche rivalità fra le due città pontificie e quelle fra le due città estensi. Fu indetto un altro consesso in Reggio il 27 dicembre, dove fu discussa la nuova costituzione stesa in Bologna a imitazione di quella francese dell'anno III. Le sedute furono assai laboriose. I Bolognesi insistevano perché fosse approvata la costituzione da loro proposta, mentre tuttavia perdurava il dissidio fra Reggio e Modena.
Prevalse però il concetto unitario per l'efficace intervento del generale Maimont e fu proclamata la Repubblica Cispadana, costituito un governo generale provvisorio e adottata la bandiera dai tre colori bianco, rosso e verde. Sennonché l'8 gennaio 1797 il Bonaparte improvvisamente sospendeva la nomina del governo generale provvisorio e prorogava i poteri dei singoli governi esistenti. La costituzione della Repubblica Cispadana, stesa rapidamente sul modello della bolognese, fu oggetto di lunghe discussioni durante il 2° congresso tenutosi in Modena dal 21 gennaio al 10 marzo e fu pubblicata il 27 marzo 1797. Si procedette quindi all'elezione del corpo legislativo, che continuò le sue sessioni fino al 22 maggio. Per la pace di Tolentino la Romagna fu unita alla Cispadana, alla quale fu pure aggregata la Garfagnana, Massa e Carrara. Ma il 17 luglio il Bonaparte la fondeva con la Cisalpina (v.).
Bibl.: Le assemblee del Risorgimento, Roma 1911, I, p. 271 seg.