BATAVA, REPUBBLICA
. Nome assunto dall'Olanda quando nel 1795 si costituì in democrazia sotto la protezione delle armi francesi. La conquista o, come allora si diceva, la liberazione dell'Olanda, caldeggiata a Parigi da un Comitato batavo che aveva alla testa due dei più illustri esuli del 1787, il Daendels e il De Winter, fallì una prima volta nel 1793. Nel 1794., dopo la battaglia di Fleurus, il generale Pichegru apparve sulla frontiera avendo all'avanguardia una legione batava che era in segreti rapporti con le numerose società patriottiche d'oltre confine. Lo statolder, abbandonato dagli Austriaci e dagl'Inglesi, iniziò trattative di pace a Parigi; ma il 27 dicembre il Pichegru attraversò improvvisamente la Mosa, e poi anche il Waal e il Leck, mentre dappertutto si costituivano comitati e club rivoluzionarî in aiuto dei liberatori. Allora, il 18 gennaio 1795, Guglielmo V s'imbarcò per l'Inghilterra, e, nel febbraio, gli stati generali abolirono lo statolderato, proclamarono i diritti dell'uomo e decisero che l'Olanda si costituisse in Repubblica batava, amica e alleata di quella francese. Il Pichegru si condusse con molta moderazione. Non ignorando che una rivolta popolare lo avrebbe costretto a una disastrosa ritirata, impose alle sue truppe la più severa disciplina, e, assistito dall'ex-ammiraglio di Rotterdam, Pietro Paulus, dal De Winter e dallo stesso Daendels, tenne in freno i demagoghi e impedì le vendette alle quali volevano abbandonarsi alcuni tra gli esuli del 1787. Ma bisognò pagare il prezzo della liberazione. Col trattato del 16 maggio 1795 la Francia ebbe cento milioni di fiorini e tutta la sinistra del Reno, cioè il Brabante settentrionale e buona parte della Fiandra olandese e della Zelanda. Inoltre la nuova repubblica, che non poteva reggersi senza l'aiuto straniero ed era quindi destinata ad essere indipendente soltanto di nome, dovette obbligarsi a mantenere un corpo d'occupazione di 25 mila uomini e a porre tutte le sue forze al servizio della Francia nella guerra contro gl'Inglesi.
La Repubblica batava durò fino al 1806, in mezzo a contrasti interni quasi continui (v. olanda: Storia), dovendo subire ininterrottamente l'ingerenza francese, e seguire la Francia anche nelle trasformazioni interne del suo govemo. Infatti, dopo che già nel marzo 1805, una nuova costituzione aveva dato vita a un regime quasi dispotico, con a capo un gran Pensionario, il 5 giugno 1806 fu trasformata in regno costituzionale ereditario da Napoleone I, che mise sul trono il proprio fratello Luigi.