REPOSIANO (Reposianus)
Fiorì nel sec. III d. C. Egli è autore d'un carme di 182 esametri sugli amori di Marte e di Venere, ove alla mancanza d'ispirazione cerca di supplire con largo uso degli artifici retorici più comuni. La tecnica del verso generalmente è corretta, ma non mancano imprecisioni prosodiche che attestano lo scadimento del senso della quantità. Reposiano, come altri verseggiatori dell'età sua, tenta invano di resuscitare forme della tradizione letteraria pagana che non corrispondevano più alle nuove esigenze degli spiriti. Il poemetto è pubblicato in Riese, Anthologia Latina, Lipsia 1894, I, n. 253 e in Baehrens, Poetae Latini Minores, ivi 1882, IV, p. 348.