repente
Avverbio, in If XXIV 149 ond'ei [il vapore igneo, il fulmine che Marte trae di Val di Magra] repente spezzerà la nebbia, / sì ch'ogne Bianco ne sarà feruto; non sembra avere il comune valore temporale di " subitamente " (Buti), " d'un tratto " (Torraca), " di colpo " (Pagliaro, Ulisse 342), ma piuttosto indicare il modo violento e vigoroso in cui si svolge l'azione (cfr. " Bull. " XIII [1906] 196).
La metafora allude alla guerra condotta da Moroello Malaspina contro Pistoia. Si vedano le chiose del Barbi (Problemi I 215 e 243) che ha documentato nell'uso antico il significato di " forte ", " gagliardo ".
Con valore aggettivale e nel significato di " ripido ", " erto ", è variante di pendente in If XXIII 44 (a la repente roccia), " ma non vi è motivo di discostarci dalla lezione onnipresente nei nostri codici " (Petrocchi, ad l.).