reostato
reòstato [Comp. di reo- e -stato] [ELT] [EMG] Resistore regolabile, di cui si può far variare, entro certi limiti, la resistenza elettrica, così chiamato perché realizzato originar. per regolare a un predeterminato valore l'intensità della corrente in un circuito. Se ne hanno di vari tipi, per le varie applicazioni dell'elettrotecnica e dell'elettronica; per queste ultime, nelle quali, a differenza delle altre, scorrono in essi correnti di piccola o piccolissima intensità, la struttura dei r. ripete le strutture costruttive dei potenziometri: (a) r. a filo, costituiti da un supporto isolante, ad asse rettilineo o di forma toroidale, su cui è avvolto a elica un filo metallico; su tale avvolgimento scorre un contatto mobile (cursore o corsoio), azionato da un'apposita manopola; la resistenza elettrica offerta dal r. è quella del tratto di avvolgimento, variabile, compreso fra un'estremità e il cursore; (b) r. chimici, analoghi ai precedenti, salvo che l'avvolgimento a filo è sostituito da un film resistivo depositato su un supporto circolare su cui scorre il cursore; (c) r. decadici, costituiti da un commutatore a dieci posizioni che inserisce, a seconda della posizione, nessuno, uno, due, ecc. di nove resistori identici, in modo che, se R è il valore unitario di questi, si ottengono tutti i valori, di R in R, tra 0 e 9 R; mettendo in serie più dispositivi di questo genere, si realizza un r. che dà un preciso valore numerico di resistenza (per es., con quattro commutatori in serie, ed ennuple di resistori di valore 0.1 Ω la prima, 1 Ω la seconda, 10 Ω la terza, 100 Ω la quarta, si ha un r. che dà, di decimo di Ω in decimo di Ω, ogni valore, direttamente indicato dalle quattro manopole, tra zero Ω e 999.9 Ω); r. decadici sono largamente usati, per es., nei ponti di misura. Indipendentemente dal tipo, le caratteristiche principali dei r. sono i valori massimi della resistenza, dell'intensità della corrente e della tensione sopportabile senza danno; per i r. in dispositivi di misurazione, hanno importanza anche il coefficiente termico di variazione della resistenza e (per i r. non decadici), la legge di variazione della resistenza (lineare, quadratica, logaritmica, ecc. in funzione della posizione angolare o lineare del cursore), la risoluzione (la variazione percentuale di resistenza per un dato spostamento angolare o lineare del cursore) e la ripetibilità (il fatto che a una posizione angolare del cursore corrisponda, con piccola tolleranza, sempre lo stesso valore della resistenza).