renzista
s. m. e f. e agg. Chi o che si richiama a Matteo Renzi.
• Più difficile da contrastare il pericolo che si profila per lui [Giorgio Airaudo] dalla destra del Pd intesa come quella componente di estrazione cattolica e moderata alla quale si rivolge per le primarie Davide Gariglio. Il quale, oltre che su questa duplice appartenenza giocherà anche la carta generazionale, atteggiandosi a «renzista» ma con prudenza perché questa linea modernista e di rottura potrebbe compromettere il suo look in caso di elezione. (Salvatore Tropea, Repubblica, 29 gennaio 2011, Torino, p. I) • proprio per le sue basi più «esterne» che interne e per la fragilità di quelle nazionali, l’ex sindaco di Firenze è solo la «possibilità» di aprire un nuovo corso non la sua concreta determinazione come sostiene un certo cretinismo renzista assai diffuso. (Lodovico Festa, Giornale, 28 aprile 2014, p. 2, Il Fatto) • Il fatto è che, ad occhi renzisti, [Carlo] Calenda non è un nemico disarmato. Sono favole e sciocchezze quelle secondo cui il padre di Carlo, l’economista Fabio, sarebbe amico di [Sergio] Mattarella anche per comuni origini palermitane e dunque il figliolo 43enne godrebbe di buon occhio da parte del Colle. (Mario Ajello, Messaggero, 3 marzo 2017, p. 7, Primo Piano).
- Composto dal nome proprio (Matteo) Renzi con l’aggiunta del suffisso -ista.
> antirenzista, renzismo.