renzinomics
(Renzinomics), s. f. inv. La concezione dell’economia di Matteo Renzi.
• «La Renzinomics, sin qui, non propone nulla di nuovo» è il commento di un membro dello staff dell’ex capo del governo, sulle materie economiche. (Sonia Oranges, Secolo XIX, 13 marzo 2014, p. 3, Primo piano) • [Yoram] Gutgeld e [Roberto] Perotti devono fare i conti con quell’impasto di innovazione e conservazione, toccate e fughe, statalismo e liberismo (un punto questo sollevato da Alberto Mingardi su «La Stampa» nei giorni scorsi) che fa della «renzinomics» una politica economica di sicuro post-ideologica ma anche graniticamente attenta alle scadenze elettorali e ai risultati che ne derivano in termini di consenso. (Guido Gentili, Sole 24 Ore, 18 maggio 2015, p. 10, Commenti e inchieste) • «Il punto è coniugare merito e bisogni in una società aperta», spiega le coordinate generali il renzianissimo senatore Giorgio Tonini, presidente della Commissione Bilancio del Senato, uno delle teste d’uovo della nuova renzinomics insieme all’economista della Bocconi, Tommaso Nannicini. (Diodato Pirone, Messaggero, 16 febbraio 2017, p. 3, Primo Piano).
- Composto dal nome proprio (Matteo) Renzi e dal s. ingl. (eco)nomics ‘economia’.
- Già attestato nell’Unità del 6 agosto 2013, p. 4.