Uomo politico francese (Parigi 1714 - Thuit, Les Andelys, 1792), figlio di René-Charles. Consigliere (1733), poi primo presidente del parlamento (1763), nel 1768 divenne cancelliere di Francia e, d'accordo con Luigi XV, iniziò la lotta contro i parlamenti (28 nov. 1770: editto di regolamento e disciplina), sino a riformarli radicalmente, nonostante la violenta opposizione, insieme alla cour des aides (1771), per rafforzare l'autorità regia, secondo linee direttive che in materia di organizzazione giudiziaria trovarono conferma, in una più ampia applicazione, durante la Rivoluzione francese; fu soppressa la venalità delle cariche, decretata la gratuità della giustizia e semplificata la procedura. Approvato dai riformatori e da Voltaire, ben presto però fu accusato di tirannide e divenne impopolare; alla morte di Luigi XV fu esiliato (24 agosto 1774), soprattutto per influenza della nuova regina Maria Antonietta.