Fondatore della cristallografia e della mineralogia scientifica (Saint-Just, Oise, 1743 - Parigi 1822), fu uno dei più eminenti scienziati francesi fra il 18º e il 19º secolo; i suoi studi hanno permesso di formalizzare matematicamente i dati cristallografici. Gli interessi scientifici di H. si estesero anche alla fisica, soprattutto riguardo all'elettricità, all'ottica, al magnetismo e al calore; molto importanti sono le sue ricerche sulla piroelettricità e sulla piezoelettricità dei cristalli. Le sue opere più importanti sono il Traité de minéralogie (1801) e il Traité de cristallographie (1822).
Vita e attività. Ammesso nel 1783 alla Académie royale des sciences di Parigi dopo avervi presentato nel 1781 una memoria sulla forma dei cristalli della calcite e dello spato d'Islanda, fece una brillante carriera accademica in tutte le istituzioni scientifiche francesi della sua epoca: École des mines, Institut national des sciences et des arts, Museum d'histoire naturelle, università della Sorbona. Ordinato sacerdote nel 1770, durante il consolato di Napoleone Bonaparte fu nominato (1802) canonico di Notre-Dame di Parigi. Nel 1784 pubblicò l'Essai d'une théorie sur la structure des cristaux, nel quale si intravedono già le linee direttici delle sue ricerche, che avrebbero portato alla trasformazione della cristallografia (ancora non riconosciuta come disciplina autonoma) in una scienza sistematica, matematica e formalizzata. I suoi studî più originali di questo periodo riguardano le ricerche sulle forme geometriche di un cristallo la cui forma primitiva è definita e quelle sulle forme di un minerale cristallizzato per risalire alla sua forma primitiva. Nel 1801 pubblicò la sua opera principale (Traité de minéralogie, 4 voll.), il cui primo volume è dedicato ai cristalli e gli altri tre alla classificazione dei minerali. Nel 1822 diede alle stampe un Traité de cristallographie nel quale estendeva e ribadiva le teorie esposte nell'opera precedente. H. stabilì una relazione matematica rigorosa fra le forme primarie e secondarie della stessa specie cristallina: difatti era convinto che la forma primitiva dei cristalli di una certa specie fosse costituita da un nucleo risultante dal clivaggio di tutte le forme secondarie. H. propose sei tipi di forme primarie: parallelepipeda, dodecaedrorombica, bipiramidale esagonale, prisma esagonale retta, ottaedrica e tetraedrica. Poiché la forma cristallina primaria, ricavata dal clivaggio, metteva in evidenza soltanto un valore definito degli angoli diedrici (che secondo la legge della costanza degli angoli sono fissi) ma non le loro dimensioni relative, H. introdusse il principio di simmetria, secondo il quale le facce cristallograficamente identiche mostrano la loro equivalenza quando sono sviluppate le facce secondarie. H. elaborò anche una teoria del decrescimento per dimostrare come cristalli di una stessa sostanza potessero assumere forme poliedriche diverse. Questa teoria condusse successivamente alla legge della razionalità degli indici (o legge di razionalità delle intercette), che, insieme alla legge della costanza degli angoli, è uno degli assiomi fondamentali della cristallografia moderna. Per H., inoltre, la legge del decrescimento è correlata alla legge di simmetria, la quale richiede infatti che lo stesso tipo di decremento si ripeta simultaneamente su tutte le facce identiche del nucleo cristallino.