Critico e giornalista francese (Parigi 1860 - ivi 1937). Scrisse opere di solida erudizione e non prive di gusto, ma anche legate a una concezione classicista della letteratura francese. Sono daricordare: Portraits d'ecrivains (1892); DeScribe à Ibsen (1893); Écrivains d'aujourd'hui (1894); Études sur la littérature française (6 voll., 1896-1909); Essais sur le théâtre contemporain (1897). Tradizionalista e misoneista intransigente fu anche nella sua assidua e lunga (dal 1893) collaborazione alla Revue des deux mondes, di cui fu direttore per oltre vent'anni (1916-37), e nella sua partecipazione ai lavori dell'Académie Française, di cui fu membro (dal 1909) e segretario perpetuo (1923-37).